Premio Antonilli 2014

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Oggi,doppio appuntamento a Montesilvano e a Città Sant’Angelo

CITTÁ SANT’ANGELO (PE) – Oggi, 4 aprile 2014, sarà assegnato il Premio giornalistico Paolo Antonilli. Un modo per ricordare lo storico cronista angolano scomparso nel 2007. E’ in programma un doppio appuntamento: il primo alle 11 allo Space Cinema di Montesilvano, il secondo alle 18 al Teatro Comunale di Città Sant’Angelo. Tra gli ospiti Silvia Bencivelli, giornalista scientifica freelance (tra le sue collaborazioni quella con Le Scienze, La Repubblica, Radio 3 Scienza, Cosmo, Presa Diretta), e ovviamente il presidente della Giuria Mimmo Liguoro, docente universitario già caporedattore di TG2 e TG3. Ogni edizione del Premio Antonilli è legata anche a un libro. Quest’anno sarà presentato “Può una Cornacchia catturare una Pantera?” (Le Matite Colorate, € 7.90, 64 pagine), il racconto della paura vissuta nel 1994 quando si rincorrevano voci (e ripetevano avvistamenti) su di un puma in giro per i comuni della provincia di Pescara.

Costruito con una serie di articoli scritti da Antonilli, il libro è impaginato come se fosse una storia per ragazzi. L’introduzione è firmata da Giuliano Di Tanna: “Me lo immagino” ha detto Di Tanna “in quell’estate di vent’anni fa alle prese con la pantera. Più sfuggente e indecifrabile della bestia nella giungla di Henry James, più enigmatica della tigre di William Blake. Per uno come lui, niente cazzate ma solo fatti, occuparsi di un fantasma deve essere stata una tortura insopportabile”. Il libro sarà presentato al Teatro Comunale nel corso della manifestazione, alla presenza del curatore Pierpaolo Di Simone e dell’illustratore Yari Di Giampietro.

“Questa è una storia di fantasia raccontata attraverso eventi reali” si legge nell’introduzione. “Quelli che leggerete sono articoli di giornale pubblicati sul mistero della pantera. Ma davvero una pantera si aggirava libera per le nostre campagne? Noi non lo sappiamo. C’è chi giura di averla vista, chi è convinto fosse una stupidaggine, una diceria messa in giro da qualcuno che aveva preso troppo sole. Nessuno è riuscito a catturarla”.

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