LANCIANO (CH) – Alla sua seconda edizione il Premio Donna Bontà “Città di Lanciano” organizzato dall’Associazione La Luna di Seb con il Patrocinio dell’Amministrazione Comunale, con l’obiettivo di promuovere ed incentivare azioni di solidarieta’ sociale fatte da donne.
La commissione giudicatrice si è riunita la scorsa settimana a Lanciano presso la Sede dell’Agape.Era composta dai rappresentanti delle seguenti associazioni : I Colori dell’Iride, Croce Rossa Italiana Comitato di Lanciano, l’Unitalsi Lanciano- Ortona, Associazione Onlus Agape, A.V.O. di Lanciano e Caritas Diocesana Lanciano Ortona.
Quest’anno la cerimonia di premiazione è inserita nel cartellone dell’estate lancianese e si terrà ,oggi, 25 luglio alle ore 21 presso il Polo Museale.
La serata inizierà con una degustazione di vini accompagnati da un buffet, e con la mostra “Donna è” del circolo Fotoamatori Sangro Aventino. All’interno della premiazione ci sarà una sfilata di moda. L’esibizione della campionessa italiana di aerobica Giulia Ceroli, e dei bravissimi ballerini della scuola di danza Nadine che si esibiranno in un coinvolgente passo a due.
“Siamo soddisfatti dell’attenzione che c’è verso la nostra iniziativa nata per diffondere la cultura della bontà. ha dichiarato Daniela Esposito, vice presidente dell’Associazione La Luna di Seb– in un periodo caratterizzato da crisi economica e crisi di valori in cui fatti di cronaca e di violenza verso le donne sono all’ordine del giorno, vogliamo mettere in evidenza ciò che fa meno notizia con storie che ci riempiono il cuore.”
PREMIO DONNA BONTA’ “CITTA’ DI LANCIANO” VINCITRICI DELLA SECONDA EDIZIONE
LIDIA PAONE
Ha fondato l’A.V.O. l’Associazione Volontari Ospedalieri anche a Lanciano. Ha coinvolto amiche ,ex colleghi di scuola e chi ha potuto “trascinare” con la sua personalità autorevole e nel gennaio 1986 si è costituita l’associazione e subito dopo si è tenuto il primo corso di formazione con una notevole partecipazione. A giugno sono cominciati i primi turni di servizio e da allora si sono avvicendate tante persone come volontari mentre a livello nazionale l’associazione si estendeva fino a oltre 240 presenze in cittadine di tutta Italia. La signora Lidia è stata molto intraprendente e coinvolgente con il personale sanitario e amministrativo ed ha saputo introdurre la sua organizzazione nel tessuto ospedaliero in modo da scalfire velocemente la diffidenza e il timore con cui erano allora visti i volontari a tal punto c’è riuscita che spesso organizzava feste e incontri conviviali con noi tutti e il personale dell’ospedale per permettere la conoscenza ed un avvicinamento amichevole tra di noi. Ha tenuto la presidenza dell’AVO nonostante dolorosissimi lutti familiari per la morte dopo lunga malattia della figlia Antonella e nonostante fosse colpita da importanti problemi fisici. A lei si deve la sistemazione dell’attuale sede dell’AVO nel 1990: ha arruolato molti suoi ex alunni che si sono prestati a fornire materiale e manodopera per trasformare un locale abbandonato all’incuria , ma offertoci su sua richiesta,dalla ASL in comodato, in una sede dignitosa e attrezzata.
AMBROSINA TROZZI DI MATTIA
Una vita di volontariato. Ha dedicato la propria intelligenza, lo spirito di abnegazione e le elevate doti morali al servizio degli altri attraverso varie associazioni : S.Vincenzo, MAC(Associazione Ciechi), Croce Rossa e AVO. Sempre impegnata nelle attività a favore dei più deboli, ha costantemente creduto nel ruolo del volontariato e nell’ importanza dell’associazionismo solidale.
L’ umiltà, l’ amore, la dedizione, l’ altruismo hanno sempre contraddistinto il suo lungo cammino e il suo operato sono di esempio per coloro che si avvicinano al mondo del volontariato. Negli ultimi tempi nonostante i problemi di salute ha continuato da casa ad aiutare il prossimo,ed a dimostrare la sua grande generosità verso gli altri.
GABRIELLA DE ACETIS
Gabriella De Acetis, Lella per gli amici e non solo, è nata nel mese di settembre precisamente il 26, oramai di qualche anno fa. Settembre in qualche modo la caratterizza. Mese delle feste patronali dedicate alla Madonna del Ponte, con le sue tradizioni, con le sue luci, con i suoi colori. Pochi sanno che settembre è anche un mese importate nella vita della Beata Madre Teresa di Calcutta, la quale entra silenziosamente e per sentieri che solo la Provvidenza sa tracciare, nella vita di Lella. L’incontro con Madre Teresa segnerà profondamente la sua vita. La storia di Gabriella non è facile come tutte le storie belle o brutte presentano un percorso irto di difficoltà non solo, materiali, ma esistenziali, spirituali. Tensioni, lacerazioni, confusione, angosce e turbamenti generano un combattimento interiore che molte volte fa gridare: perché? È la domanda di senso a cui la stessa vita nella sua razionalità non offre risposta. In questi sentieri tortuosi, ma ricchi di bellezza Caritas Diocesana ha incontrato Gabriella. Circa quattro anni fa Lella ha iniziato la sua esperienza in Caritas. Un incontro sicuramente guidato dalla mano di Madre Teresa, come lei stessa ripete con santo orgoglio. Infatti, la Caritas Diocesana è intitolata alla Beata Madre Teresa di Calcutta. Il cammino con l’equipe della Caritas Diocesana è stato una crescente simbiosi esperienziale e di servizio. Si è resa anche disponibile ad un costante percorso formativo, in particolar modo attraverso la ricca e puntuale formazione offerta da Caritas Italiana sulle dinamiche della relazione di aiuto, della gestione dei servizi e delle opere segno. La sua collaborazione ha arricchito la Caritas delle esperienze che Gabriella vive in altre organizzazioni di volontariato, creando rete e nuove relazioni. Lella, dice Luigi Cuonzo direttore della Caritas, vive il suo farsi dono principalmente in modo discreto e personale fuori dalle strutture e dalle organizzazioni di volontariato.