PESCARA – Nuovo e prestigioso riconoscimento per il regista del Drammateatro Claudio Di Scanno a cui il prossimo 30 Agosto verrà assegnato a Sirolo (Ancona) il Premio Nazionale “Franco Enriquez” 2020 – Città di Sirolo per la regia dello spettacolo “Moby Dick” prodotto dall’Ente Manifestazioni Pescaresi presieduto da Angelo Valori.
Presentato a Pescara lo scorso 2 Agosto all’interno della Stagione teatrale del PeFest, Pescara International Arts Festival, nella bella cornice estiva del Teatro Monumento d’Annunzio, lo spettacolo si è avvalso della interpretazione di Susanna Costaglione, attrice prestigiosa e da oltre 20 anni protagonista degli spettacoli del Drammateatro, nel doppio ruolo di Ismaele e dell’autore di Moby Dick, Herman Melville, di Germanio D’Aurelio, in arte N’duccio, cabarettista che con entusiasmo ha aderito al progetto di spettacolo nel ruolo del Capitano Achab, e di un folto gruppo di giovani attori ben guidati dal regista abruzzese nella composizione di una energica Ciurma di marinai della baleniera Pequod, vale a dire Rebecca Di Renzo, Pierluigi Lorusso, Jamal Mouawad, Francesco Salvatore, Pascal Di Felice, Lorenzo ed Enrico Valori, Stefano Buccella e il musicista Marco Di Blasio.
Lo spettacolo si è inoltre avvalso delle musiche originali di Pierfrancesco Speziale, dei costumi e degli accessori di scena di Annie Di Sante Marolli, delle luci di Dario Marcheggiani. Questa la motivazione della Giuria del Premio, Presieduta dal Maestro Paolo Larici: “Claudio Di Scanno, ci ha abituato a originali sintesi drammaturgiche, percorrendo sempre proprio itinerari narrativi, per il suo Moby Dick ha scelto il titolo di un carteggio amoroso tra D’Annunzio e la Duse, senza tralasciare alcunché della complessità del romanzo e affidando all’attrice iconica del Drammateatro, Susanna Costaglione, il compito di incarnare, mirabilmente, allo stesso tempo
il narratore, Ismaele, unico sopravvissuto alla distruzione del Pequod, e le intenzioni letterarie di Melville, del quale da un certo punto in poi assume esplicitamente il ruolo, instaurando un serrato dialogo critico con il protagonista del racconto, il capitano Achab, interpretato da un magistrale Germano D’aurelio in arte “Nduccio” di cui scandaglia l’animo confutandone le tenaci certezze. Una messinscena coinvolgente, onirica ed energica allo stesso tempo, in scena una “ciurma” di giovani attori ben orchestrati e valorizzati. Di Scanno affida le funzioni del coro, a commento cioè delle azioni di Achab o anticipandole, coralmente, come nella tragedia attica, ma si riconoscono nello spettacolo anche alcune citazioni shakespeariane. Agli attori affida anche il compito di costruire con i loro corpi e gesti le scenografie, così che nella vuota oscurità del palcoscenico essi efficacemente evochino ora il moto delle onde illuminate dalla luna, ora il mare in tempesta e il violento beccheggiare della baleniera all’inquietante suono della campana, ora il soffio dei capodogli e l’approssimarsi minaccioso di Moby Dick. Un susseguirsi di palpitanti e concitati momenti che conducono Achab, spinto dallo stesso Melville, incontro al suo destino inesorabile e ad abbracciare docilmente quella bianca forma di sposa che irresistibilmente lo attira a sé, mentre il buio si accende di luce metafisica e di surreale armonia. Uno spettacolo che toglie il fiato e fa gridare al miracolo registico per ritmo e qualità del racconto drammaturgico”.
Il Premio, consistente in una scultura appositamente creata per il Premio Franco Enriquez dal grande scenografo Emanuele Luzzati, verrà consegnato a Sirolo il prossimo 30 Agosto in una serata d’onore al Teatro Cortesi.
“É un Premio che accolgo con gioia ed entusiasmo –dichiara il regista abruzzese – e che voglio dedicare all’attrice Susanna Costaglione, compagna di strada nell’avventura teatrale della Compagnia Drammateatro, e con lei a tutti i giovani attori della Ciurma della Pequod che mi hanno seguito con passione e abnegazione. Inoltre, ringrazio N’duccio per essersi calato con sensibilità e passione nel difficile ruolo di Achab malgrado la sua esperienza artistica sia maturata in luoghi molto differenti dal teatro. Un ringraziamento speciale lo devo ad Angelo Valori per la stima artsitica e il sostegno che ha garantito l’Ente Manifestazioni Pescaresi alla buona riuscita del nostro Moby Dick. Infine, voglio dedicare il Premio che ricevo alla Città di Popoli, il paese dove ho scelto di lavorare e di vivere, e al piccolo centro di Gessopalena dove da anni vivo delle esperienze teatrali con gli abitanti che sono un costante arricchimento in termini professionali ma anche di umanità”.