Soddisfazione del presidente della Provincia di Pescara Testa per il prestigioso riconoscimento al primo cittadino di Abbateggio
PESCARA – Domani,26 gennaio, Antonio Di Marco,sindaco del Comune di Abbateggio e consigliere provinciale del Pd, riceverà il premio internazionale “Un bosco per Kyoto” assegnato, ogni anno, a personalità scientifiche e politiche che più delle altre si sono distinte nella difesa dell’ambiente e della qualità dell’aria nel loro paese.La cerimonia si terrà al Campidoglio di Roma.
Questa mattina,nella sala Figlia di Jorio della Provincia di Pescara, si è svolta la conferenza stampa di presentazione del premio.
Il presidente Guerino Testa, e il primo cittadino di Abbateggio hanno sottolineato l’importanza del premio organizzato dall’Accademia Kronos (associazione ambientalista), nato sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica e sponsorizzato dal Ministero dell’Ambiente della tutela del Territorio e del Mare. Nel corso degli anni “Un bosco per Kyoto” ha riconosciuto meritevoli di questo premio personaggi di rilievo internazionale, capi di Stato, sindaci di Comuni virtuosi italiani e europei, scienziati e ambientalisti. Tra gli ultimi premiati in ordine di tempo, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il presidente americano Barack Obama.
Ha detto Di Marco:
se un’amministrazione pubblica lavora con attenzione e metodo, si ottengono grandi risultati anche per un sindaco di un paese di 450 abitanti . Sono molto orgoglioso del riconoscimento anche perché credo nell’importanza di lavorare per migliorare la qualità dell’ambiente in cui viviamo.
A proporre la candidatura di Di Marco sono state la scrittrice Rita El Khayat e la poetessa Marzia Teofilo.
Ha aggiunto Testa:
il riconoscimento ottenuto dal sindaco di Abbateggio è un esempio per gli altri 45 Comuni del pescarese, impegnati col Patto dei sindaci, siglato in Provincia nei mesi scorsi e voluto dall’Unione europea per ridurre le emissioni di Co2 e favorire lo sviluppo di fonti energetiche alternative nel proprio territorio. Ben venga questo riconoscimento, quindi, che conferma la necessità di essere attori nella scelta della difesa dell’ambiente e non spettatori impotenti.