D’Incecco (Pd): “Qualità ed eccellenza italiana alla conquista del mondo”
PESCARA – “Siamo qui, oggi, a celebrare e a premiare tutto il bello e il buono che questo Paese ha da offrire ai suoi cittadini e ai milioni di turisti che ogni anno, da tutto il mondo, scelgono l’Italia come destinazione delle loro vacanze, grazie alla capacità – tutta italiana – di accogliere e di coniugare arte, cultura, ambiente ed enogastronomia”. Lo ha detto l’on. Vittoria D’Incecco, componente della Commissione Affari Sociali, durante il suo intervento all’iniziativa il Premio “Italia a Tavola” in corso a Firenze.
Tra i premiati anche il ministro dei Beni culturali e del Turismo, Dario Franceschini. Secondo la deputata è necessario riconoscere e saper apprezzare e difendere il valore intrinseco del cibo inteso come nutrimento e come diritto, “perché – evidenzia – sono convinta che è anche per questo che l’Italia può distinguersi in meglio nel panorama internazionale”. Recentemente la Camera ha approvato in prima lettura un disegno di legge che reca misure per il contrasto allo spreco alimentare: “E’ stata la Commissione Affari Sociali – sottolinea l’On. D’Incecco – ad esaminare il provvedimento e ad apportarvi alcune modifiche grazie alle quali sarà ancora più facile per bar e ristoranti donare il cibo invenduto. Ho avuto modo, in questa occasione, di confrontarmi con la Federazione Italiana Pubblici Esercizi, che ha fornito un contributo davvero prezioso al nostro lavoro parlamentare, illustrandoci le criticità e le proposte grazie alle quali questo testo – che auspichiamo venga definitivamente approvato in tempi brevissimi – può davvero confermare l’Italia in prima linea nella lotta contro lo spreco di cibo”.
“La qualità e l’eccellenza italiana – aggiunge la deputata – sono conosciute in tutto il mondo. L’Abruzzo e Pescara non fanno eccezione e, infatti, la nostra terra può vantare una elevata offerta enogastronomica e chef di grande valore”. La parlamentare, in tal senso, si sofferma sul “notevole contributo dell’Istituto alberghiero De Cecco, fiore all’occhiello della nostra regione e vera fucina di talenti”, di cui suo padre Giuseppe D’Incecco è stato fondatore e primo preside.