CHIETI – Dopo la serata inaugurale entra nel vivo la quattro giorni del Premio Internazionale Majano, un riconoscimento istituito dall’Amministrazione comunale e costruito con la Deputazione del Teatro Marrucino, con il sostegno dell’assessorato alla Cultura e della “Camera di Commercio di Chieti-Pescara e al fine di restituire storia e memoria a un concittadino illustre, che ha segnato la vita culturale e televisiva del Paese, regalando agli spettatori italiani le prime fiction rimaste modelli storici di televisione e regia. Il crescendo di appuntamenti culminerà il 3 dicembre con il gala di chiusura, che vedrà la partecipazione di personaggi del mondo del cinema, della televisione e della cultura.
“Un Premio doveroso a un genio creativo che onora tutti i talenti cittadini legati al mondo della cinematografia e dello spettacolo – così il sindaco Diego Ferrara – Majano avrà qui anche un luogo della memoria, perché le nuove generazioni conoscano la sua intuizione visionaria e lungimirante e quelle che hanno visto e vissuto le storie dei suoi sceneggiati possano ritrovare l’eco di un passato importante che ha visto anche la nostra città, con lui, protagonista del mondo della cultura ad altissimi livelli. Con questo Premio Chieti fa la sua parte, restituendogli una gratitudine importante per il grande ruolo che ha avuto nel mondo della cultura nazionale”.
“Premio doveroso, ma anche imperdibile occasione per la nostra città – così il vice-sindaco Paolo De Cesare, presidente del Premio – Abbiamo costituito un comitato istituzionale di altissimo livello e messo insieme un parterre di premiati bello e di qualità che rafforza il prestigio della manifestazione neonata alla quale vogliamo costruire un importante futuro. In questo progetto sono interpreti personaggi di rilevanza internazionale, che hanno conosciuto o lavorato con il regista Anton Giulio Majano, padre dello sceneggiato, antesignano della fiction televisiva che sta avendo un nuovo inizio. La città vuole celebrarlo attraverso Il premio sarà articolato, nasce con l’intento di farlo conoscere e di mostrare soprattutto ai giovani delle scuole superiori della città i suoi lavori, affinché anche le nuove generazioni percepiscano la sua grandezza e contribuiscano a mantenerne viva la memoria sia come amanti e promotori della cultura, sia pure come teatini”.
Il programma degli eventi a dicembre:
Giovedì 1° dicembre (ore 18), al museo Barbella, lo scrittore Remo Rapino presenterà il suo libro “Cronache dalle terre di Scarciafratta” (edito da Minimum fax) intervistato dal giornalista dell’Ansa Abruzzo, Luca Prosperi.
Venerdì 2 dicembre (ore 10,30) è previsto l’incontro con gli studenti delle scuole all’interno dell’Auditorium Cianfarani e la partecipazione di Aurelio Bigi, di Paolo De Cesare, di Davide Cavuti e dell’attore e cabarettista Federico Perrotta.
Sabato 3 dicembre (ore 20.30) la serata di gala al Marrucino con la consegna ai premiati dell’”Achille d’argento”, opera realizzata da Treddy, azienda leader nel campo delle produzioni 3D. L’evento sarà condotto dalla giornalista Mila Cantagallo.
Elenco dei vincitori
Questo l’elenco dei vincitori: Giancarlo Giannini, Eleonora Giorgi, Pino Donaggio, Tembi Locke, Eugenio Bennato, Violante Placido, Carmine Elia, Pupi Avati, Edoardo Siravo, Lucrezia Guidone, Vanessa Gravina e Remo Rapino.
I premi alla carriera sono stati assegnati a: Giancarlo Giannini protagonista in «David Copperfield» (1966) e «…E le stelle stanno a guardare» (1971); Eleonora Giorgi protagonista di «Castigo» (1977); Pino Donaggio compositore e autore della colonna sonora di «Strada senza uscita» (1986). Gli altri riconoscimenti sono stati suddivisi in varie sezioni: il «Premio come miglior regista» è andato a Carmine Elia per aver diretto «La porta rossa» (2017) e «Sopravvissuti» (2022); per la sezione «miglior interpretazione femminile» a Violante Placido per l’interpretazione del ruolo di Elena Ranieri in «Fino all’ultimo battito» (2021); a Edoardo Siravo il premio per la sezione «interprete maschile» per il ruolo di Valter in «Le fate ignoranti – la serie» (2022) di Ferzan Özpetek; il premio per la sezione «miglior interprete di serie internazionale» è andato a Lucrezia Guidone per «Fedeltà» (2022), trasmessa sulla piattaforma Netflix; a Vanessa Gravina è stato assegnato il riconoscimento per «Il paradiso delle signore» (2015-2022) e per le numerose partecipazioni a fiction televisive di successo. Il premio per la sezione “serie internazionale” è stato attribuito alla scrittrice americana Tembi Locke, co-autrice di «From Scratch» (2022), serie trasmessa da Netflix e tratta dal suo omonimo Best Seller; il premio per la sezione “musica” è stato assegnato a Eugenio Bennato, autore, inoltre della colonna sonora dello sceneggiato “L’eredità della priora” (1980) diretto sempre da Majano; per la sezione «letteratura» il riconoscimento è stato attribuito allo scrittore Remo Rapino. Il Comitato Istituzionale, che annovera Gianni Letta come presidente onorario, ha voluto, inoltre, omaggiare con il “Premio Majano” il regista Pupi Avati per le sue numerose regie cinematografiche e televisive e in particolar modo per il suo ultimo lavoro “Dante”, presentato in prima assoluta lo scorso 16 giugno a Roma.
Biografia
Biografia e opere. Anton Giulio Majano è nato a Chieti il 5 luglio 1909. Una carriera lunga e fortunata, durante la quale ha realizzato alcuni dei capolavori assoluti della storia della televisione tratti da romanzi e testi di grandi autori. Tra le sue tante regie, ricordiamo “Capitan Fracassa” (1958), “L’isola del tesoro” (1959), “Delitto e castigo” (1963), “La cittadella” (1964),“Tenente Sheridan: La donna di fiori” (1965), “La freccia nera” (1968-1969), “E le stelle stanno a guardare” (1971) e molti altri ancora.