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Il Premio Nazionale di Cultura “B.Croce” fa tappa a Chieti

da Redazione

IL PREMIO NAZIONALE DI CULTURA BENEDETTO CROCE FA TAPPA A CHIETIIl concorso, istituito nel 2005 dal Comune di Pescasseroli, ogni anno premia autori di narrativa, saggistica e giornalismo letterario

CHIETI – Il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, ieri mattina è intervenuto presso la Sala Consiliare della Provincia di Chieti alla fase conclusiva del lavoro delle giurie popolari della XI edizione del Premio Nazionale di Cultura “B.Croce” – inserito nel Cartellone del Maggio Teatino 2016 – che ha visto la presenza di numerosi studenti ed insegnanti e la presentazione del libro “La bambina e il sognatore” della scrittrice Dacia Maraini fra le organizzatrici del premio stesso.

Il concorso, istituito nel 2005 dal Comune di Pescasseroli, ogni anno premia autori di narrativa, saggistica e giornalismo letterario, tributando in più anche un riconoscimento alla Memoria.

«Sono contento per questa iniziativa – ha commentato il Sindaco Di Primio – e con un pizzico di orgoglio per nulla nascosto ho ringraziato Dacia Maraini e gli studenti teatini per aver partecipato al Premio Croce. Un Premio che rende giustizia ad un percorso culturale che a volte dimentichiamo di compiere fino in fondo, attardandoci spesso a celebrare il quotidiano e dimenticando di guardare con occhio attento il passato che abbiamo alle spalle.

Celebrare il nostro passato in termini di conoscenza è fondamentale per il nostro futuro – ha proseguito il Sindaco – e lo dico citando proprio Benedetto Croce che, a 78 anni, in un suo scritto evidenziava “sono contento di poter parlare con i giovani perché parlando a loro parlo al futuro”. Proprio questo principio, quello che lega il passato con la prospettiva del futuro è fondamentale così come lo è il racconto e la ricerca delle emozioni e delle passioni.

Con l’apprezzamento di chi ama il proprio territorio dico che il lavoro che è stato fatto nel coinvolgere le scuole, non con ‘l’obbligo’ della lettura ma in una sorta di protagonismo, sia di grande importanza.
Nel leggere l’ultimo romanzo della Maraini – ha concluso il Sindaco – in qualche modo mi sono sentito catapultato nei miei ricordi adolescenziali, ho ritrovato in alcuni passi letti, infatti, quella voglia di sognare trasmessami da mio nonno, sensazioni che ti accompagnano per tutta la vita».

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