Presentata la 21esima edizione di “lu carrature d’ore”

Per l’assessore all’Agricoltura Mauro Febbo la cucina abruzzese è un punto di forza e fa da traino al settore turistico

PESCARA – Ieri mattina, nella sala blu della Regione a Pescara,è stata presentata   la ventunesima edizione del concorso enogastronomico regionale “lu carrature d’ore” alla presenza dell’assessore all’Agricoltura Mauro Febbo. Il più antico concorso culinario abruzzese prenderà il via venerdì 11 marzo presso l’istituto alberghiero “De Cecco” di Pescara, per concludersi mercoledì 16 marzo con le premiazioni nella serata di gala che si terrà al ristorante “Il Giardino degli Ulivi” di Rosciano.

Ha spiegato Febbo:

questa manifestazione rappresenta un appuntamento fondamentale per la valorizzazione dei prodotti enogastronomici abruzzesi e delle tante professionalità di cui l’Abruzzo va fiero. Lu carrature d’ore  è un appuntamento che racchiude il senso del nostro programma che mira alla valorizzazione delle eccellenze. Parlare di agricoltura significa parlare di enogastronomia, di cucina e di tradizioni abruzzesi apprezzate nel mondo.

In questa ventunesima edizione parteciperanno alcuni cuochi stellati della nostra Regione, e questo non farà altro che impreziosire una kermesse che anno dopo anno aumenta sempre di prestigio.

L’assessore Febbo ha anche parlato dell’importanza dell’appuntamento in un momento di crisi economica:

la ristorazione rappresenta da tempo uno dei pilastri fondamentali dell’Abruzzo. Nonostante la crisi, l’enogastronomia abruzzese continua a crescere e a fare da traino anche al settore turistico. Le eccellenze abruzzesi hanno ormai superato tutti i confini, portando nel mondo il nome dell’Abruzzo.

In un concorso dedicato anche alle scuole, e agli studenti degli istituti alberghieri, non poteva mancare un appello  di Febbo alle nuove generazioni:

è importante  far riscoprire ai nostri ragazzi la passione per la cucina, e l’amore per le tradizioni. L’auspicio è quello di vedere sempre giovani avvicinarsi all’arte culinaria che resta una delle eccellenze abruzzesi.