PESCARA – Il Presidente del Consiglio comunale Licio Di Biase ,nel corso della conferenza stampa convocata ieri , ha illustrato la brochure ‘Città di Pescara’, che consente di scoprire la storia del Palazzo comunale di Pescara, opera di Vincenzo Pilotti, della sua sala consiliare e della Sala Aternum, realizzata dalla amministrazione comunale proprio sotto la Torre civica.
L’iniziativa è stata assunta dalla Presidenza del Consiglio comunale per rispondere in modo concreto alle tante domande di cittadini che in questi anni hanno visitato l’edificio ponendo molti quesiti e interrogativi sulla storia della struttura.
Ha spiegato il Presidente Di Biase:
molte persone frequentano Palazzo di città e le zone limitrofe senza spesso rendersi conto che entrano in un Palazzo di storia, o vivono la Sala consiliare senza avere idea da quanto tempo esista quel manufatto. Per dare concretezza a tali progetti ho pensato di realizzare una brochure da dare ai cittadini che visiteranno Palazzo di città, una nota in cui si ricorda che il Palazzo è stato realizzato nel ’35, opera di Pilotti, quando Berardo Montani era Podestà di Pescara, stesso anno del Palazzo della Prefettura e della Provincia, o del Palazzo della Camera di Commercio o ancora delle Poste centrali. Una brochure che ci racconta com’è nata la Sala consiliare, concepita come luogo più piccolo e poi, come ricordava in una lettera a Montani il professor Guido Costanzo nel 1950, trasformato in un Salone 16 metri per 30 metri sulla scia della Sala Patini de L’Aquila. Dunque abbiamo voluto realizzare un documento per ricordare a coloro che verranno nel nostro Palazzo che si trovano in un luogo importante che nasce nel periodo fascista e che appartiene alla ‘nuova Pescara’, creata dopo la fusione di Pescara e Castellamare e la nascita della provincia, così come l’Ufficio Postale o la sede dell’Ente Camerale, dunque è una struttura che ricorda la ‘città che nasce’. Così come abbiamo voluto sottolineare la nascita della Sala Aternum, un museo in continua evoluzione in cui le opere custodite sono tutte date in comodato d’uso gratuito e per il quale, quando non sarò più Presidente del Consiglio, nomineremo un Conservatore Onorario per garantire la tutela delle opere custodite.
Della brochure per ora sono state stampate 500 copie.