Oltre 6 milioni di euro per capitalizzare i risultati dei progetti
PESCARA – È stato presentato il nuovo bando per la capitalizzazione e la clusterizzazione del Programma di cooperazione transfrontaliera Adriatic IPA CBC che coinvolge le sette regioni adriatiche italiane (Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Molise, Puglia, Veneto) e alcuni territori di altri sette Stati (Albania, Bosnia Erzegovina, Croazia, Grecia, Montenegro, Serbia e Slovenia).
L’Autorità di Gestione del programma Adriatic IPA CBC, affidata alla Regione Abruzzo, nel periodo 2007-2013 ha finanziato 76 progetti e coinvolto 751 beneficiari, investendo 260.342.276,00 di euro di risorse finanziarie negli otto Paesi cooperanti, e sta avviando la chiusura dei progetti al 31 dicembre 2016.
Dopo aver verificato le risorse finanziarie non utilizzate dai progetti ordinari chiusi e finanziati dal primo e dal secondo bando, l’Autorità di Gestione ha deciso di focalizzare l’ultima “call” del Programma sulla capitalizzazione dei risultati ottenuti dai progetti già finanziati, al fine di contribuire alla realizzazione di EUSAIR, la strategia adottata dalla Commissione europea e approvata dal Consiglio europeo nel 2014 per l’area Adriatico-Ionica con l’obiettivo di favorire la cooperazione tra le regioni e gli Stati in virtù della loro vicinanza storica, geografica, culturali, sociale ed economica.
L’iniziativa, approvata lo scorso 10 febbraio dai rappresentanti istituzionali degli otto paesi partecipanti al Programma, dunque assume straordinaria rilevanza perché si tratta del primo bando che coniuga le Priorità del Programma Adriatic IPA CBC con i pilastri dell’EUSAIR e rappresenta la prima concreta attuazione del Piano di azione tecnica EUSAIR. Viene inoltre premiata l’eccellente capacità tecnico-operativa dell’Autorità di Gestione conferita alla Regione Abruzzo, che ha conseguito l’atteso avanzamento finanziario imposto dalla Commissione Europea e dunque ha potuto rendere disponibili le economie dei progetti chiusi e finanziati con i primi due bandi.
Inoltre, l’Autorità di Gestione ha già avviato un’azione serrata di monitoraggio e rimodulazione dei progetti che hanno necessità di accelerare la spesa, per raccogliere la sfida di enorme rilievo per l’intera area Adriatico-Ionica di mettere completamente a valore l’intera dotazione finanziaria del programma entro la fine del 2016.
“Abbiamo lavorato con grande impegno per recuperare in tempi rapidi le risorse finanziarie e renderle disponibili per nuovi progetti che coinvolgono le regioni e gli Stati che affacciano sul mare Adriatico – ha dichiarato soddisfatto il presidente della Giunta Regionale d’Abruzzo Luciano D’Alfonso – e che dovranno portare un incremento della qualità della vita, della qualità delle attività imprenditoriali, in particolare del turismo, e della qualità dell’ambiente in questa macroarea. All’Abruzzo, che ha l’incarico di Autorità di Gestione, è stata riconosciuta dunque capacità ed efficienza gestionale nell’ottimizzare le risorse per generare nuove opportunità che dimostrino maturità progettuale nello sviluppare la cooperazione e affermare una nuova mentalità europeista”.
“Adriatic IPA è il programma transfrontaliero più grande dell’area Adriatico-Ionica– ha spiegato l’Autorità di Gestione Paola Di Salvatore – che coinvolge otto Stati, quattro dei quali in pre-adesione che dunque utilizzeranno questi nuovo flusso finanziario per prepararsi all’ingresso nell’UE, come è avvenuto per la Croazia. Il quid novi di questo bando che scadrà l’11 marzo sta nel fatto che i 751 beneficiari dei 76 progetti approvati nei primi due bandi dovranno costruire sulle rispettive esperienze i nuovi progetti che incrociano le priorità dell’IPA con i tematismi della strategia Adriatico-Ionica (Eusair)”.
“Questo – ha aggiunto Germana Di Falco esperto di politiche e programmi europei per conto della Commissione Europea – sarà ‘il’ programma dell’UE per l’area adriatico-ionica per il 2016, perché sarà capace di liberare per la strategia macroregionale quasi cento milioni di euro, 6 derivanti da questo bando e gli altri 91 milioni derivanti per la rimodulazione accelerata dei progetti finanziati e non ancora conclusi. Come è noto, la strategia Eusair non ha linee di finanziamento proprie ma si realizza mettendo a sistema, su progettualità condivise, le risorse di altri programmi e tra questi Adriatic IPA assume un ruolo fondamentale se guardiamo al confronto con gli altri programmi attivi sull’area: il programma Italia-Croazia i cui bandi non sono ancora aperti e i cui progetti non sono stati ancora selezionati, libererà 243 milioni di euro in sette anni, e lo stesso arco temporale riguarderà Adrion che invece libererà, a partire dalla fine dell’anno, tra quota comunitaria e quota di finanziamento nazionale 118 milioni di euro. Inoltre, ed è questa la differenza fondamentale, al contrario degli altri programmi, IPA finanzia anche la realizzazione di infrastrutture. Per l’Europa è una partita importantissima e una sfida che attiva tutti gli attori per utilizzare efficacemente le risorse e dare così gambe e fiato alla strategia della macroregione adriatica”.
IL BANDO IN SINTESI
I proponenti dovranno dimostrare le loro capacità progettuali con l’obiettivo di fare tesoro dei risultati più importanti ottenuti nel corso di implementazione dei precedenti progetti finanziati attraverso un processo di capitalizzazione che sia in grado di valorizzare e di potenziare gli obiettivi già raggiunti, anche in vista delle tendenze emergenti, delle sfide, dei dibattiti (incluse le prospettive della macro-regione) e degli obiettivi EUSAIR e della strategia UE 2020.
Nello specifico il processo di capitalizzazione si propone di rafforzare, anche attraverso studi di fattibilità, l’azione transfrontaliera attraverso la condivisione delle best practice per individuare risposte efficaci e soluzioni ai problemi e alle sfide comuni connessi ai quattro pilastri EUSAIR:
I Pilastro: Blue Growth (sviluppo tecnologico delle iniziative connesse all’ambiente marino e all’attività marittima);
II Pilastro: Enviromental Quality (qualità dell’ambiente terrestre e marino e tutela della biodiversità);
III Pilastro: Connecting the Region (trasporti e connessioni energetiche, marittime e intermodali);
IV Pilastro: Sustainable Tourism (costruzione e gestione di turismo sostenibile e diversificazione dell’offerta).
Le risorse oggetto del bando ammontano a 6.166.812,43 di euro.
La differenza sostanziale, anche rispetto ad altri programmi che interessano l’area, sta nel fatto che Adriatic IPA finanzia anche le infrastrutture.
Il comitato congiunto di monitoraggio (JMC) e l’Autorità di Gestione si riservano sia il diritto di non concedere tutti i fondi disponibili, se il numero di proposte di progetti che soddisfano tutti i criteri di selezione e di valutazione ricevuti è insufficiente, sia di aumentare l’importo stanziato per il presente invito se nel frattempo si individuino ulteriori risorse finanziarie non spese e generate da progetti in chiusura.
Ogni progetto può richiedere da un minimo di 500.000,00 euro a un massimo di 1.200.000,00 euro di contributo IPA. Il budget assegnato a ogni beneficiario non può superare il 40% del budget totale del progetto e l’importo minimo richiesto per beneficiario non potrà essere inferiore a 75.000,00 euro. Il budget totale del progetto include il contributo del programma (fondi IPA e co-finanziamento nazionale) e il contributo del beneficiario finale, se il beneficiario partecipa nel progetto in qualità di impresa.
Il tasso di co-finanziamento IPA copre fino all’85% del costo pubblico totale; il 15% del costo pubblico totale è garantito dal tasso di co-finanziamento nazionale pubblico, assicurato da ciascun beneficiario del progetto, secondo il sistema adottato da ciascun paese partecipante.
Cosa sono IPA e ADRIATIC IPA CBC
IPA è l’acronimo di Instrument for Pre-Accession Assistance, ovvero il programma di assistenza che dal 2007 sostituisce una serie di programmi dell’Unione europea e degli strumenti finanziari per i paesi candidati o potenziali candidati all’adesione all’UE. L’IPA è costituito da cinque diversi componenti: Assistenza per la transizione e sviluppo istituzionale; Cooperazione transfrontaliera (con gli Stati membri dell’UE e di altri paesi che possono beneficiare di IPA); Sviluppo regionale (trasporti, ambiente, sviluppo regionale ed economico); Risorse umane (il rafforzamento del capitale umano e lotta contro l’esclusione);
Sviluppo rurale.
I paesi beneficiari dell’IPA sono suddivisi in due categorie: paesi candidati UE (Turchia, Albania, Montenegro, Serbia e l’ex Repubblica iugoslava di Macedonia) ammissibili per tutti i cinque componenti di IPA; i paesi candidati potenziali nel Balcani occidentali (Bosnia-Erzegovina, Kosovo ai sensi della risoluzione 1244/99 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite) ammissibili solo per i primi due componenti.
ADRIATIC IPA CBC (Cross board cooperation) supporta la cooperazione transfrontaliera tra i paesi candidati, potenziali candidati e gli Stati membri dell’UE che affacciano sull’Adriatico. Nel 2008 la Commissione europea ha approvato per il periodo 2007-2013un programma di cooperazione transfrontaliera tra i tre Stati membri dell’UE (Grecia, Italia, Slovenia), e quattro candidati / potenziali paesi candidati – ossia Croazia (entrata in UE nel 2013), Albania, Bosnia ed Erzegovina, Montenegro. Il programma è stato adottato e co-finanziato dalla componente transfrontaliera cooperazione dello strumento di assistenza preadesione (IPA). La Serbia, con l’indipendenza del Montenegro, partecipa al programma in fase di phasing-out ma la cooperazione continua e si concentra solo sulle azioni riguardanti il rafforzamento delle capacità istituzionali.