PESCARA – “Il bello di poter allenare per 16 partite è di potersi buttare nel lavoro, c’è poco tempo per le chiacchiere, ammesso che nel calcio che ne sia. Il lato negativo è che c’è poco tempo”.
Sono le prime parole di Serse Cosmi da allenatore del Pescara. Il tecnico perugino è subentrato a Pasquale Marino dopo la sconfitta di Bari (il 6° ko conscutivo per i biancazzurri).
“Il rammarico è quello che poteva essere e non è stato – ha aggiunto Cosmi – sarà un po’ difficile farlo capire alla squadra. Ho parlato prima con i ragazzi e gli ho detto che i primi ad essere delusi devono essere loro. Se loro partiranno da questi concetti e si prenderanno le responsabilità, allora gli obiettivi di oggi rimangono identici a quelli di inizio campionato e si inizia un nuovo cammino. Io non sopporto le situazioni soporifere, il meglio di me stesso l’ho sempre dato in piazze dove il calcio è sentito come a Pescara. Più sento la pressione e la polemica e più mi entusiasmo. Ringrazio la gente che è venuta oggi all’allenamento e che mi ha accolto benissimo. Oggi ho avuto la conferma che i ragazzi sanno giocare a calcio ed hanno la possibilità di poterlo ancora dimostrare. Se Pescara mi fosse stata proposta prima dell’inizio del campionato, è una delle poche piazze di B dove sarei venuto ed anche durante il campionato perché ci sono delle affinità
Oggi non so quale modulo adotterò perché non conosco a fondo le caratteristiche dei giocatori. Questa è una squadra competitiva per quello che riguarda i nomi e le qualità, ma ciò che conta è quello che si fa in campo. Ad oggi vedo una squadra che ha le carte in regola per fare bene, ma sono loro che scendono in campo e che lo devono dimostrare. Penso che quando si perdono 6 partite consecutive (almeno 3 di queste sono assolutamente immeritate) è logico che si deve lavorare molto sull’aspetto psicologico. È una squadra ben preparata sotto l’aspetto fisico. Noi scenderemo in campo con la convinzione che gli avversari faranno di tutto per non farci vincere e non che sono superiori a noi, quindi leggere il calendario è inutile, ad esempio sabato andremo a giocare con una neopromossa che sta facendo benissimo. Il concetto di squadra è uguale per tutti. Io sono qui per fare punti con il Pescara.
Questo è un campionato complicato perché ci sono tante società che non avevano obiettivi e che stanno avanti ed altre che sorprendentemente stanno dietro come noi, ma la cosa bella è che il campionato di serie B è infinito. Si fa fatica a chiamare l’Avellino una neopromossa, anche se statisticamente lo è, perché è una piazza che ha visto il calcio, quello vero. Marino? Il mio rispetto per il suo lavoro ci sta sempre e forse è stato vittima di un certo modo di voler fare calcio”.
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