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Presentato Tiziano De Patre, nuovo allenatore del Chieti Calcio

da Piero Vittoria

CHIETI – Presentato ieri il nuovo allenatore del Chieti Calcio presso l’Hotel Parco Paglia Best Western del capoluogo teatino: sarà dunque Tiziano De Patre il successore di Silvio Paolucci alla guida dei neroverdi, come già si vociferava da tempo.

Classe 1968, lo scorso anno ha guidato il Giulianova, fino ai ben noti fatti che sono culminati con il suo immeritato esonero. Prima ancora ha avuto una lunga esperienza nel settore giovanile fra Giulianova e Parma.

Da calciatore una carriera brillante: presenze in Serie A con le maglie dell’Atalanta e del Cagliari e poi tre promozioni nella massima serie con Lecce, Cagliari e Ancona. L’altra novità del giorno è stata la presentazione di Gabriele Matricciani, che farà da vice a De Patre.

Uomo di grandissima esperienza calcistica, ha accettato subito questa nuova stimolante avventura. Cresciuto nel Teramo, esordisce in Serie C nel 1972-1973 con il Modena, dove rimane fino al 1977 giocando 149 partite in cinque campionati (tre di Serie C e due di Serie B, tra il 1975 e il 1977). Si trasferisce quindi al Piacenza, dove conquista due quarti posti in terza serie, giocando da titolare nel ruolo di terzino sinistro. Nel 1979 passa al Francavilla, neopromosso in Serie C1, e vi rimane per tre stagioni, fino al 1982, quando va a chiudere la carriera come allenatore-giocatore nella Rosetana. Da Allenatore ha diretto per anni varie squadre in Serie D ed Eccellenza: dopo l’esordio nella Rosetana, allena Pineto, Avezzano, Mosciano, Monturanese, Montegranaro, Civitanovese (in Serie C2) e Vis Stella.

Nel 1996 entra nel settore giovanile della Sambenedettese, di cui diventa formalmente primo allenatore nel 2002 avendo come vice Stefano Colantuono, che in realtà è il tecnico titolare. Nella stagione 2003-2004 la coppia esordisce in Serie B, sulla panchina del Catania, altra squadra di proprietà della famiglia Gaucci. In seguito, come secondo di Colantuono, dirige il Perugia, l’Atalanta, il Palermo ed infine dalla stagione 2009-2010 il Torino in Serie B. Nell’estate 2010, dopo otto anni, interrompe la collaborazione con Colantuono, e ricopre l’incarico di allenatore della Rappresentativa regionale dilettanti F (Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo e Molise).

De Patre-Matricciani: il Chieti riparte dunque da loro. Queste le dichiarazioni alla conferenza stampa di presentazione:

Tiziano De Patre, neo tecnico del Chieti:

“Sono molto felice di essere qui. L’ho voluto fortemente: quando c’è stato il primo approccio con i dirigenti ho captato subito un’immediata sintonia. Chieti era la squadra che volevo, una società seria, affidabile, con un pubblico generoso e con tanta storia. Il compito da affrontare è difficilissimo ma ci sono tutti i presupposti per far bene. Ora c’è molto da lavorare, ma siamo vogliosi di cominciare. Ai tifosi garantisco massimo impegno e determinazione, ho tanto entusiasmo. Senza illudere nessuno spero veramente di poter fare un ottimo campionato. Ho lavorato con tanti allenatori, molti dei quali oggi sono oggi al top del calcio italiano e mondiale. Da ognuno di loro ho appreso qualcosa che metterò in pratica.

Il modulo? A me piace giocare in maniera offensiva. Anche se adesso è davvero prematuro parlare di schemi o numeri. A Giulianova ero costretto a cambiare modulo di partita in partita. A me piace giocare con il 4-2-3-1, anche per dare continuità al progetto tecnico. Ora bisogna vedere quale sarà il mercato, chi riusciremo a trattenere e come si evolverà la stagione. Si è parlato di Testoni e Della Penna? La mia idea è di non attingere al Giulianova, o di farlo in minima parte. È prioritario confermare lo zoccolo duro della scorsa stagione.

L’esperienza di Giulianova mi ha segnato molto, non sono immaginabili le condizioni in cui ci allenavamo. Conoscete tutti i motivi dell’esonero, eravamo a metà classifica e avevamo fatto un buon campionato riuscendo a raggiungere la salvezza. Poi, nell’ultimo mese sono stato mandato via, non certo per demeriti tecnici e questo mi ha dato abbastanza fastidio. Ora, però, si ricomincia da un ambiente più fresco. Sono entusiasta di ripartire da Chieti, vuol dire che il mio lavoro è stato apprezzato. Con Battisti e Di Giampaolo c’è stata subito sintonia, fino all’ufficializzazione.

Nel calcio di oggi non si può far altro che puntare sui giovani e costruire intorno a loro una squadra come ha fatto gli ultimi anni il Chieti: le spese sono tante e i soldi pochi, occorrono le idee e mettersi sotto. Si continuerà su una strada già tracciata nelle scorse stagioni. Cercheremo di mantenere qualcuno della rosa dello scorso campionato che ha fatto bene, puntando poi ad indovinare appunto l’acquisto di giovani di belle speranze che possano essere utili alla causa. È dura ora parlare di mercato, i nostri dirigenti hanno in agenda tanti nomi, però è ancora presto anche perché, ripeto, si parte con la priorità massima di riconfermare i ragazzi della bella cavalcata che ha portato ai playoff, in base a chi di loro verrà confermato imposteremo la campagna acquisti. Mi piacerebbe fossero confermati quasi tutti i ragazzi della rosa dello scorso campionato, hanno fatto molto bene. Migliorini e Fiore sono andati via, Sabbatini non tornerà, quindi spero rimangano almeno gli altri”.

Il Presidente del Chieti Walter Bellia:

“Ciò che è successo per l’iscrizione l’avete visto tutti: c’è stato un problema e subito l’abbiamo risolto. Il Chieti è stato fra le prime squadre riammesse, forse avremo un punto di penalizzazione, vorrà dire che Mister De Patre dovrà lavorare il doppio per recuperarlo immediatamente. Abbiamo avuto un po’ di panico, lo ammetto, perché Macalli è uno che non transige su certe cose: sapevamo di aver commesso un errore seppur in buona fede. Tutto è andato per il meglio: siamo stati imbrogliati perché noi stavamo preparando per una fideiussione da 600 per poterci iscrivere ad un campionato di Prima Divisione. Sarà un anno duro ed importante, ci sono tante compagini attrezzate. Noi stiamo lavorando per costruire un buon Chieti. Qui non si può fare altrimenti, dobbiamo per forza puntare sui giovani perché per la società è di vitale importanza il minutaggio che la Lega Pro riconosce a chi li fa giocare. Oltre che un dovere è una scelta valorizzare i ragazzi: De Patre è la persona giusta per farlo. Tutti noi della società pensiamo questo e dunque abbiamo fatto il matrimonio col tecnico. Lui è uno che vuole far vedere quanto vale, sono sicuro farà bene. Qualcuno può aver criticato la scelta, ma noi ne siamo felici.

Per quanto riguarda la partenza di Fiore, il giocatore non è stato riconoscente verso il Chieti che gli ha permesso di giocare dopo un periodo di stop nel quale pochi invece puntavano su lui. Noi l’avevamo riconfermato, ma il suo procuratore gli ha inculcato cose strane in testa ed ecco spiegato perché nelle ultime partite Fiore in campo era irriconoscibile. Con ciò sottolineo che se ci avesse chiesto esplicitamente di andare a Catanzaro, noi l’avremo venduto, ma non mi piacciono questi giochetti. La stretta di mano nel mondo del calcio di oggi non conta. Parlando invece della cessione di Migliorini al Torino, a detta di Battisti è il primo giocatore venduto dalla società ad una squadra di Serie A: questo è motivo d’orgoglio, vuol dire che in questi anni abbiamo lavorato bene. Il ragazzo è stato preso da Battisti, valorizzato da Mister Paolucci ed i risultati si sono visti. Per quanto riguarda il mercato, dobbiamo partire dalla conferma dei giocatori dello scorso anno per poi puntare a prendere ragazzi importanti che abbiano fame. Si parte sempre dalle fondamenta per costruire una casa e nel nostro caso le fondamenta sono i giocatori che hanno voglia di rimanere qui, siano motivati e sentano l’attaccamento a questa maglia”.

Il Vice Allenatore Gabriele Matricciani:

“Sono emozionato perché, essendo di Roseto, conosco bene il Chieti: venivo qui da avversario sia come calciatore che come allenatore. Ho avuto sempre buona impressione, un campo ostico con una bella tifoseria. Dopo un paio d’anni di stop mi mancava il campo verde. Tiziano è un ragazzo serio e preparato, ha un bel futuro davanti. Gli serviva un collaboratore è stata un’occasione buona e l’ho presa al volo. Gli darò una mano volentieri. Mi auguro che questo binomio con lui sia vincente per creare qualcosa di bello e regalare soddisfazioni alla società e ai tifosi”.

[Foto di Francesco Rapino per gentile concessione]

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