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Presentazione del Catasto onciario di Bellante, 1754

da Redazione

Presentazione del Catasto onciario di Bellante, 1754L’evento è in programma domenica 17 aprile 2016 nella Sala Consiliare del Municipio 

BELLANTE (TE) – Il 17 aprile prossimo, alle ore 18, verrà presentato nella Sala Consiliare del Municipio di Bellante il Catasto onciario di Bellante, 1754 (Comune di Bellante / Ricerche&Redazioni Editore).

Dopo il saluto dell’assessore alla Cultura del Comune di Bellante Viviana Di Febo, prenderanno la parola Rosaria Di Rienzo della Soprintendenza Archivistica Abruzzo e Molise e i curatori del volume, lo storico Sandro Galantini e il ricercatore Silvio Di Eleonora. Le conclusioni sono affidate al sindaco di Bellante Mario Di Pietro.

Sarà inoltre possibile visionare l’esemplare originale del Catasto, appena restaurato a cura del Comune da Simona Budassi, e collocato in un’apposita teca donata da Cisia Progetti alla Casa Comunale, ora in esposizione permanente.

Il Catasto onciario di Bellante, tra i pochissimi pubblicati in volume nella provincia di Teramo, è una fonte storica fondamentale per l’esame e la descrizione, sotto molteplici aspetti, della condizione economico-sociale della cittadina a metà Settecento. Attraverso i numerosi dati tecnico-economici contenuti nelle rilevazione catastale, la cui attenta trascrizione si deve al ricercatore Silvio Di Eleonora, viene ricostruita dallo storico Sandro Galantini, nella prima parte del volume, la vicenda storica ed umana del centro collinare ma anche i rapporti che nel corso dei secoli la legarono ad altre realtà del territorio provinciale, la composizione della popolazione ed il suo andamento demografico tra Cinquecento ed Ottocento, il ruolo e l’incidenza degli organismi religiosi, della feudalità laica e delle classi sociali con la mobilità di ceto, la distribuzione della proprietà, le caratteristiche della campagna e del nucleo urbano. Un grande e intrigante affresco della Bellante di metà Settecento finalmente restituito alla comunità scientifica ed alla più ampia fruizione.

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