Presentazione del libro “Le Madonne in terracotta di Nocella”

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TERAMO – Giovedì 7 maggio alle ore 18.30 presso il Vescovado di Teramo, sito in Sala dell’Episcopio sarà presentato il libro di Nicolino Farina “Le Madonne in terracotta di Nocella – La scuola di scultura figula tra arte e devozione popolare”. L’evento è organizzato da Artemia Edizioni in collaborazione con la Diocesi di Teramo-Atri, l’Istituto Abruzzese di Ricerche Storiche Teramo, l’Associazione Teramo Nostra e BellantArte.

Sarà presente anche l’autore Nicolino Farina.

Interverranno Gino Mecca, coordinatore ufficio stampa Diocesi di Teramo-Atri, S.E.Mons. Michele SecciaVescovo Diocesi di Teramo-Atri, Egidio Marinaro Presidente Istituto Abruzzese Ricerce Storiche, Adelmo Marino Pace direttore della rivista storica “Aprutium”, Leandro Di Donato presidente dell’Istituto Internazionale del Teatro del Mediterraneo e Luisa Ferretti per L & L Comunicazione.

Nell’occasione BellantArte curerà una mostra d’arte sul tema “Rappresentazione del sacro”

La pubblicazione, individuando e catalogando tutte le statue attribuibili alla scuola di Nocella e ponendo particolare attenzione allo studio della tecnica realizzativa e del senso artistico, contribuisce a qualificare  il territorio e restituire alla collettività un importante tassello di storia teramana e abruzzese.

La pubblicazione ripercorre l’intero excursus dell’antica scuola figula del borgo camplese, approfondendo un argomento finora trattato solo marginalmente e nella realtà del tutto inedito, contribuendo a impreziosire il patrimonio ecclesiale della Diocesi di Teramo-Atri, restituendo così alla teramanità e alla cultura italiana, uno spaccato d’arte abruzzese che testimonia una grande devozione popolare.
Fin dal medioevo Nocella sviluppa un’importante produzione di terracotta, realizzando soprattutto rinomate stoviglie, fregi,decori e bassorilievi di utilizzo architettonico.

Ma è solo alla fine del Quattrocento, con l’avvento della scuola, avviata dallo scultore Silvestro dell’Aquila, che a Nocella si comincia a sviluppare una produzione statuaria in terracotta, di cui costituisco non primo esempio le statue del Presepe monumentale. Numerose sono le statue che si possono contare nel circondario di Campli, ma anche tra i comuni di Teramo, Castelli, Civitella, Colledara, Controguerra, Corropoli,Crognaleto, Nereto, Rocca Santa Maria, Torano Nuovo, Tortoreto, Tossicia e Valle Castellana.

La pubblicazione è patrocinata del Vescovo di Teramo e Atri e dall’Istituto Abruzzese di Ricerche Storiche.

 

 

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