Serie B

Pescara, parte l’assalto al Perugia: la presentazione del match

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Contro gli umbri, il neo tecnico Sottil, è intenzionato a schierare il 4-3-3: “Non penso al futuro, penso solo a fare bene da qui alla fine”

PESCARA – Pescara al bivio. Contro il Perugia di Cosmi, in casa biancazzurra dopo la sconfitta subita a Cremona, l’imperativo è vincere per scacciare l’incubo play out. Nella partita di domani sera mister Sottil, deve rinunciare a Bojinov e Melegoni infortunati, mentre Scognamiglio è squalificato. Sottil, sembra intenzionato a schierare la squadra col modulo 4-3-2-1 o col 4-3-3 con il rilancio di Palmiero a centrocampo come regista, con Galano alle spalle di Maniero, ci sarà Manuel Pucciarelli.

La linea mediana sarà composta da Memushaj e Busellato. Sulla linea centrale difensiva ci sono Drudi e Bettella e Zappa e Del Grosso sulle corsie esterne. Due sono i dubbi che attanagliano Sottil, alla vigilia del match (Del Grosso o Masciangelo sulla fascia sinistra o Balzano).

Perugia in emergenza. Sgarbi squalificato, per la gara di domani sera saranno assenti l’ex Gyomber e Angella, mentre Falasco dovrebbe recuperare. Falzarano, è stato squalificato per due turni, Cosmi spera di poter schierare Falcinelli, ex Lanciano.

Nella consueta conferenza stampa del pre gara mister Sottil, nel presentarsi ai suoi nuovi tifosi ha analizzato il delicato momento che sta attraversando la squadra ecco le sue prime dichiarazioni (ecco il video): ”Mi sento di ringraziare il Presidente Sebastiani e il DS Bocchetti che mi hanno scelto per guidare il Pescara per queste partite. Non penso al futuro, penso solo a fare bene da qui alla fine, il resto non è nei miei pensieri. Calciatore e allenatore sono due mondi diversi. Cerco di passare ai ragazzi il messaggio che il calcio è sempre lo stesso. Ci vogliono agonismo, fame e determinazione prima di ogni cosa. Poi ci vuole organizzazione ma, prima, vengono quelle tre cose. Non basta solo quello, certo, ma ci tengo. Tempo non ce n’è, però conosco bene il Pescara. In questi giorni ho cercato di mettere i giocatori nelle posizioni più consone alle loro caratteristiche. È un’ottima squadra ma ho dovuto lavorare soprattutto sull’aspetto mentale. Se sono qui, vuol dire che qualcosa da cambiare c’è. Non giudico i lavori dei miei colleghi perché non è giusto. Ho visto subito un atteggiamento mentale e caratteriale da riaccendere. Ci vuole qualche sorriso in più e un po’ di “cazzimma”.

Ho visto uno spogliatoio un po’ scarico, spento. Conto molto sui giocatori esperti. Per me queste sei partite sono cruciali, nell’immediatezza posso solo rimettere i giocatori al loro posto ma c’è bisogno di tutti. Ci vogliono l’esperienza del vecchio e la sfrontatezza dei giovani. La situazione con Di Grazia è troppo lunga da spiegare. Con lui ci siamo chiariti. Una squadra di calcio deve avere dei principi che debbano essere sempre gli stessi. Poi ci vuole un piano B ma, il sistema di gioco, deve essere ben chiaro e sempre quello. C’è bisogno di tutti, nessuno escluso. Palmiero è il vero play di questa squadra. Lo conoscevo già ed è quello il suo ruolo naturale. Del Perugia conosco bene l’allenatore ma la partita la dobbiamo fare noi. Io sono per i principi del calcio, la differenza la fa la testa. Per me un allenatore deve essere unico, poi prende un po’ da tanti ma Spalletti, per me, è stato importante. È un allenatore geniale. Sono stato scelto e pagato per fare delle scelte e con i giocatori devi essere sincero e diretto. Poi le modalità cambiano da giocatore a giocatore ma bisogna essere sinceri. Per me vale solo la meritocrazia. Se chiedo a un calciatore di giocare 5 minuti deve fare i buchi in campo”.

A dirigere l’incontro tra Pescara – Perugia sarà Prontera di Bologna, coadiuvato dagli assistenti Robilotta e Capaldo. Quarto uomo Luca Massimi di Termoli.

Pubblicato da
Rita Consorte

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