Dirigente Scolastico Prof.ssa Maria Antonella Ascani, metteranno di nuovo in scena il Presepe
Vivente, per la sua XXV edizione. La rappresentazione si terrà nel cortile della scuola, dalle 17.30 alle 20.00 circa, e coinvolgerà alunni, genitori, docenti e personale ATA, in un progetto pieno di passione e di poesia, curato come sempre dalla Prof.ssa Franca Minnucci. Saranno presenti personalità illustri del nostro territorio tra cui il sindaco di Pescara Carlo Masci che interpreterà il ruolo di uno dei Re Magi.
È una lunga storia quella del Presepe vivente dell’Istituto Aterno Manthoné che si è consolidata nel corso degli anni con la partecipazione della società civile. La scuola ha intessuto un dialogo profondo con Istituzioni, associazioni culturali ed enti morali, attuando nella rappresentazione della Natività un momento di conoscenza, recupero e valorizzazione delle più intime tradizioni legate al territorio.
In passato, il Presepe era stato realizzato nel porto canale di Pescara, luogo che ha fatto nascere la nostra città, a Pescara del Tronto, come segno di rinascita dopo il terremoto e nel cuore della città vecchia. Oggi la Sacra Rappresentazione torna nel cuore della scuola, in quel cortile che la pandemia aveva svuotato e che oggi è tornato a riempirsi di voci, di sogni e di sorrisi. La rappresentazione del Presepe vivente ha previsto momenti di studio, di preparazione, di incontri con gli studenti, ed è quindi il frutto di un grande sforzo finalizzato a regalare ai ragazzi, ma anche a tutti gli spettatori, un momento di crescita, di confronto, di riflessione e di accoglienza.
Il Presepe si ispira alle parole di Papa Francesco pronunciate in occasione dell’Udienza alle Delegazioni da Verona e da Catanzaro per il dono del Presepio e dell’Albero di Natale in Piazza San Pietro, 19/12/2014: “Il presepe e l’albero toccano il cuore di tutti, anche di coloro che non credono, perché parlano di fraternità, di intimità e di amicizia, chiamando gli uomini del nostro tempo a riscoprire la bellezza della semplicità, della condivisione e della solidarietà. Sono un invito all’unità, alla concordia e alla pace; un invito a fare posto, nella nostra vita personale e sociale, a Dio, il quale non viene con arroganza ad imporre la sua potenza, ma ci offre il suo amore onnipotente attraverso la fragile figura di un Bimbo. Il presepe e l’albero portano quindi un messaggio di luce, di speranza e di amore”.
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