Presente anche il comico Nduccio
La serata è stata allietata della performance del comico Nduccio.
“Vogliamo recuperare tutti quei giardini che sono all’abbandono – ha esordito il sindaco Luciani – dobbiamo riappropriarci di ciò che gli altri ci hanno levato tra cui piazza Sant’Alfonso. Dal primo giorno non ho mai staccato la spina, sono stato a disposizione di tutti, avevo promesso che non avrei cambiato il numero di cellulare e non l’ho fatto, sono raggiungibile anche la notte, ci sono, la porta è sempre aperta, è stato fatto tutto in trasparenza. Abbiamo risanato tutte le situazioni debitorie di questo Comune, il nostro Bilancio penso che sia il migliore d’Abruzzo, ad oggi penso che siamo una città ricca, nei prossimi 5 anni si vedrà la vera trasformazione di questa città, questo è il punto di partenza. Molti mi segnalano le criticità delle zone in cui abitano, si deve capire che il nostro punto di partenza è stato molto difficile, ma c’è la volontà di intervenire in tutte le zone e poi in tutti i parchi pubblici. Le difficoltà iniziali sono lontane perché oggi abbiamo un Bilancio solido, con un po’ di pazienza si vedrà una trasformazione che è già in atto. Noi siamo persone normali e siamo arrivati a questi risultati, adesso c’è da chiedersi perché eravamo a quel punto di partenza. Questo è il motivo che mi ha spinto a ricandidarmi perché questa città non può tornare indietro, non lo dobbiamo permettere”.
Sulle alternative: “Mi aspettavo di trovare in questa città un’alternativa che alzasse anche il valore della discussione, che proponesse per la città il meglio, ma fino ad ora ho solo sentito dire che quello che faccio non va bene. Sono appoggiato da cinque liste tra cui un rinnovato Partito Democratico e Sel. Sono stato selettivo, avendo un certo polso avrei potuto far salire tutti, invece noi ci siamo dati delle regole molto precise: ci dobbiamo presentare alla città con delle facce pulite. Abbiamo rifiutato di far salire a bordo molte persone, questo ci comporterà qualche nemico in più, però era una scelta obbligata per Francavilla e per i francavillesi perché l’asticella si è alzata e non può essere più abbassata. Ringrazio tutti i consiglieri che mi sono stati vicini ed i componenti della giunta”.
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Non è così semplice, anche Antonio ha bisogno dei cittadini e vedo che sono al suo fianco. Mi auguro che questa stagione difficile per chi fa politica passi, anche perché la gente non vuole più ascoltare i politici. Quando governavo Bari abbiamo dovuto rimettere in piedi la città che non si reggeva più ed i tagli erano per i Comuni buoni e per i Comuni cattivi e questa cosa non ci ha aiutati. Ma quando un sindaco ama la gente questo viene percepito. Sono contento di essere qui perché ogni volta che un sindaco incontra un altro sindaco, anche al di la dell’appartenenza politica, c’è una particolare comprensione reciproca perché si tratta veramente di una funzione politica straordinaria. Devo dire che, contrariamente ad altri ruoli, tante volte per andare a fare il sindaco si fanno delle pazzie, si fanno soprattutto per l’orgoglio di vedere la propria città ben tenuta, di poter ricevere qualcuno da lontano che ti fa i complimenti ed è quello che ho pensato io venendo qui: Francavilla l’ho trovata meglio di quando sono venuto le scorse volte”.
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