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Prevenzione Oncologica, prima giornata in Corso Umberto della Lilt

da Redazione

gruppo lilt pescara

PESCARA – “Andrà avanti sino a domenica 26 marzo la Settimana della Prevenzione Oncologica promossa dalla Lilt – Lega Italiana Lotta contro i Tumori – Sezione di Pescara nell’ambito della Campagna nazionale organizzata dalla Lega. Nel corso della settimana distribuiremo ai cittadini il nostro olio extravergine d’oliva, simbolo dell’alimentazione sana e della lotta contro i tumori, con tutte le brochure informative per ricordare agli utenti che prevenire il cancro si può e si deve, seguendo una dieta corretta, eseguendo esami di controllo regolari e facendo attività sportiva, tre regole base fondamentali in un momento storico in cui, a causa della pandemia da Covid, la prevenzione oncologica è finita in secondo piano, facendo oggi registrare un aumento dei casi del 40 per cento”. Lo ha detto il Presidente della Lilt Pescara, il professor Marco Lombardo presente alla prima giornata in corso Umberto con i volontari della Lilt.

“Purtroppo oggi sui dati inerenti l’oncologia abbiamo tre problematiche – ha concordato il Presidente Lombardo -: l’emergenza sanitaria, dopo due anni di pandemia già oggi registriamo il 40 per cento di casi in più di diagnosi tardiva di cancro, che significa interventi chirurgici più demolitivi, come nel caso del tumore della mammella, riduzione del numero delle guarigioni, prolungamento delle terapie e incremento della spesa per assistere gli ammalati e per la prevenzione terziaria, ovvero per supportare chi già si è ammalato. I costi aumentano sempre di più, tant’è che già si comincia a parlare di centralizzazione di alcuni aspetti oncologici a livello nazionale, ovvero dare indirizzi e procedure uguali per tutti. In questo ambito si pone la Lilt, peraltro l’unica Associazione nazionale ancora sotto l’egida della Presidenza della Repubblica e del Consiglio dei Ministri. In tale ambito la Settimana della Prevenzione è importantissima e siamo a disposizione della popolazione per spiegare ai cittadini che esiste la possibilità di non ammalarsi o di ammalarsi in modo limitato per rendere possibile il reinserimento lavorativo e sociale del paziente e ridurre anche l’impatto psicologico. È possibile non ammalarsi seguendo un corretto stile di vita, praticando attività sportiva e seguendo un’alimentazione sana. La seconda problematica è quella dell’alimentazione nei bambini: il 30-40 per cento in Abruzzo è in sovrappeso e per questo svilupperà un’infezione cronica che determina malattie oncologiche.

E dopo l’emergenza Covid, è arrivata l’emergenza guerra: la Lilt fa parte del Terzo Settore e la legge 55 impone agli Enti locali, a partire dalla Regione, di co-programmare con noi le attività di prevenzione, sempre attraverso Protocolli d’intesa formali e con una gestione che Asl e Regione devono ancora organizzare completamente. Intanto – ha aggiunto il Presidente Lombardo – abbiamo aperto ufficialmente la Settimana Nazionale della Prevenzione Oncologica all’insegna del nostro tradizionale olio extravergine d’Oliva, prodotto ricco di polifenoli, dunque un antitumorale per eccellenza, che i cittadini potranno acquistare nei nostri ambulatori o in piazza, dove distribuiremo anche le brochure informative sulla Lilt e, più i generale, sulle patologie oncologiche che quest’anno vedono come testimonial lo chef Giorgio Locatelli, perché la Lilt serve la prevenzione a tavola. E sono stati tantissimi i cittadini che già nella prima giornata si sono avvicinati alla nostra postazione per assumere informazioni e associarsi alla Lilt. Martedì 21 marzo saremo nei nostri Ambulatori di Casa Lilt in via Rubicone 15, dalle 15 alle 17; sabato 26 marzo chiuderemo la settimana nel mercato Coldiretti-Campagna Amica dalle 9.30 alle 14”. “Negli ultimi due anni – ha aggiunto il dottor Marino Nardi, chirurgo senologo dell’Ospedale civile di Pescara e membro del Direttivo della Lilt – abbiamo spesso preconizzato un aumento dei casi di tumore a causa del Covid, ora verifichiamo e tocchiamo con mano i danni: tanti hanno sospeso qualunque attività di screening nel periodo della pandemia, e oggi arrivano in reparto pazienti che, dopo aver saltato due anni di controlli, avranno più problemi”.

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