Il Teatro “Maria Caniglia” aula universitaria per un giorno. La storica sala ospita 140 studenti coinvolti nel progetto “FORTE”
Si è svolta nella mattinata di venerdì 22 ottobre presso il Teatro Maria Caniglia di Sulmona la prima lezione del progetto FORTE: Formazione in Teatro – Gli spazi della musica e dello spettacolo per una didattica innovativa in sicurezza, vincitore del bando “anti-Covid” del Ministero dell’Università e della Ricerca finanziato dal Fondo Integrativo Speciale per la Ricerca FISR 2020.
Promosso dal DAMS dell’Università di Roma Tre e dal DAMS dell’Università di Teramo, in collaborazione con la Fondazione Roma Tre Teatro Palladium, il progetto ForTe, che vede il Teatro Maria Caniglia fra i suoi partner grazie all’operato dell’associazione culturale META, persegue l’obiettivo di riportare i giovani a teatro, offrendo loro percorsi formativi appositamente pensati per essere svolti nei luoghi di spettacolo e di cultura.
Il progetto, curato dal prof. Luca Aversano (Coordinatore del DAMS dell’Università di Roma Tre e Presidente della Fondazione Roma Tre Teatro Palladium) e della prof.ssa Paola Besutti (Presidente del DAMS dell’Università di Teramo), prevede tre appuntamenti che si terranno presso tre spazi teatrali abruzzesi di rilievo, ossia il Teatro Marrucino di Chieti, lo Spazio Matta di Pescara e il Teatro “Maria Caniglia” di Sulmona.
Nell’appuntamento sulmonese, che ha visto la partecipazione di 140 studenti in prevalenza universitari provenienti dal DAMS dell’Università di Teramo e da una rappresentanza degli studenti dei poli liceali “Ovidio” e “E. Fermi” di Sulmona e dell’Istituto “Delfico-Montauti” di Teramo, si sono alternati sul palco del Caniglia la prof.ssa Besutti, coordinatrice del progetto per l’unità Operativa di Teramo, il prof. Fabrizio Deriu, docente del corso DAMS dell’Università di Teramo, Maica Tassone e Nika Tomasevic (Università di Teramo), Giorgio Loffredo e Marcello Sacerdote, i due artisti intervenuti con le loro performance e Patrizio Maria D’Artista, Sara Di Sciullo, Stefania Bonitatibus e Francesco D’Alessandro del progetto “Teatro Maria Caniglia – Teatro di produzione”.
«Grazie ai molti professionisti della scena, del dietro le quinte e ai docenti universitari intervenuti si è parlato di produzione dello spettacolo dal vivo, dei diritti dei lavoratori dello spettacolo, della struttura ‘teatro’, del suo ruolo nella società e di quelle che sono le problematiche e le possibilità di questa macchina così complessa e affascinante», commenta Patrizio Maria D’Artista, direttore artistico della stagione di prosa del Caniglia, che aggiunge: «È stato bello accogliere nella storica sala sulmonese quelli che saranno i professionisti del teatro di domani e che in sé nutrono la fiamma della curiosità e della meraviglia, imprescindibili motori di creatività e conoscenza».