Presidente Lombardo: “La parola chiave si chiama prevenzione”
PESCARA – É ripartito ieri mattina, giovedì 26 marzo, dal Liceo Classico ‘D’Annunzio’ di Pescara il progetto ‘Sistema Salute’, un ciclo di incontri con gli studenti della città promosso dalla Lilt, Lega Italiana Lotta ai Tumori, e giunto al suo sesto anno consecutivo. Presenti nell’Aula Magna ‘Alessandrini’ il Presidente della Lilt – Sezione di Pescara professor Marco Lombardo, la vicepresidente Milena Grosoli, la psicologa Maria Di Domenico e il componente il Direttivo Annamaria Melis, che, dopo i saluti della Dirigente scolastica Donatella D’Amico, hanno avviato il lavoro laboratoriale con le prime due classi, la I C e la I E; un lavoro che si snoderà attraverso altri 4 incontri sino alla realizzazione, da parte dei ragazzi, di un prodotto sul tema della prevenzione oncologica, che verrà presentato il prossimo settembre nel corso di un convegno medico i cui relatori saranno anche gli studenti.
“La parola chiave – ha spiegato il Presidente Lombardo parlando alla platea di studenti – è ‘prevenzione’, che si attua trasmettendo agli altri le conoscenze necessarie per evitare le malattie più gravi come i tumori. E oggi evitare di ammalarsi di cancro è possibile osservando 12 semplici regole di vita quotidiana, tra cui non fumare, svolgere attività fisica, evitare l’obesità, curare l’alimentazione, preferendo cibi antiossidanti come l’olio extravergine d’oliva, frutta e verdura. Il nostro compito, come Lilt, è quello di informare i nostri giovani per trasformarli in ‘operatori della prevenzione’; il nostro progetto andrà avanti con una fase di formazione e con la raccolta dei risultati dell’azione svolta. Oggi la Lilt è l’unica e ultima Associazione, che ancora dipende dal Ministero della Salute, opera sotto il patrocinio del Presidente della Repubblica, e conta 106 Sezioni provinciali, 20 Comitati regionali, 800 delegazioni comunali e 379 ambulatori”. Subito dopo il Presidente Lombardo è passato a illustrare agli studenti gli aspetti della “prevenzione primaria, ossia eliminare le cause che possono determinare l’insorgenza del cancro, operare affinchè la malattia non venga affatto – ha detto il presidente Lombardo -; prevenzione secondaria, ossia fare una diagnosi molto precoce, quando il tumore è piccolo perché più è piccolo più è guaribile; prevenzione terziaria, ossia intervenire sulle complicanze di varia natura, quando la malattia è già insorta, o quando è stata curata, il paziente è uscito dalla fase della cura e gli si deve dare supporto per il reinserimento fisico.
Accanto a questo si muove la ricerca sulle malattie di origine genetica o infettiva che possono favorire l’insorgenza del cancro. Il progetto ‘Sistema Salute’ che oggi riparte, tra il 2008 e il 2011 ha già coinvolto 500 studenti, e quest’anno puntiamo la nostra attenzione sull’importanza di un corretto stile di vita e di una sana alimentazione: gli studi hanno dimostrato che l’abolizione del fumo, mangiando sano, ed evitando alcune malattie infettive, come l’epatite, possiamo abbattere l’incidenza del cancro del 40 per cento. Le norme di vita sana si riassumono in 12 regole tra cui: non fumare, perché i tumori alla mammella e al cavo orale sono fortemente associati al fumo; evitare l’obesità perché il sovrappeso nei giovani determina processi di infiammazione cronica che determinano l’insorgenza del cancro, oltre ad altre patologie come il diabete, l’arteriosclerosi e l’insufficienza respiratoria. Fare attività fisica ogni giorno; consumare quotidianamente almeno 5 porzioni di frutta e verdura che abbattono l’incidenza del cancro del 30 per cento perché contengono vitamine liposolubili antiossidanti; eliminare l’uso di superalcolici e ridurre il consumo di alcol, due bicchieri massimo al giorno per gli uomini, un bicchiere al giorno massimo per le donne. La prevenzione secondaria passa attraverso le campagne di screening che la Lilt svolge annualmente, come il mese del ‘Fiocco Rosa’ per il tumore alla mammella o, a maggio, gli screening gratuiti negli ambulatori di via Rubicone contro il melanoma, che è la prima causa di morte nei giovani fino ai 35 anni. Oggi la Lilt ha cominciato a dare informazioni ai ragazzi, che, al termine del lavoro di formazione, dovranno darci delle risposte”. Gli studenti hanno poi rivolto domande sull’incidenza dei fattori genetici nell’insorgenza del cancro, sull’uso dei farmaci, e sugli effetti della chemioterapia.
“Il nostro obiettivo – ha aggiunto Maria Di Domenico – è sviluppare le basi della cultura della prevenzione oncologica. A medio termine cercheremo di rimodulare il piano della consapevolezza individuale attraverso lavori di gruppo con temi che favoriscano la produzione di idee per poi tradurre quelle idee in un prodotto e creare un circolo virtuoso: ossia, i nostri studenti dovranno divenire essi stessi operatori e informatori di prevenzione verso i propri coetanei o anche i propri parenti. Il nostro lavoro si concluderà a settembre con un evento, un convegno medico al porto turistico, in cui lasceremo spazio agli studenti coinvolti nel progetto che sceglieranno se realizzare uno spot o altro. A lungo termine l’obiettivo è quello di favorire, nei nostri ragazzi, l’abbandono di comportamenti dannosi per la salute”. Gli incontri formativi-laboratoriali presso il Liceo Classico saranno complessivamente 4 e termineranno il 28 maggio prossimo.
Al termine dell’incontro il vicepresidente Grosoli ha invitato gli studenti a partecipare ai prossimi appuntamenti della Settimana Nazionale della Prevenzione oncologica, ossia sabato 28 marzo dalle 10 alle 13 presso il Mercato di Campagna Amica, in via Paolucci; e domenica 29 marzo, dalle 11 alle 19 in piazza Salotto, dove ci sarà la distribuzione gratuita di un opuscolo dedicato proprio all’alimentazione.