Sabato 24 aprile parte la campagna referendaria nazionale per la difesa dell’acqua pubblica, promossa dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua.
Il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, costituito da centinaia di comitati territoriali che si oppongono alla privatizzazione, insieme a numerose associazioni ambientaliste e realtà sociali e culturali ha deciso di promuovere 3 quesiti referendari, depositati presso la Corte di Cassazione di Roma mercoledì 31 marzo 2010, per eliminare tutte le norme che spingono verso la privatizzazione, per eliminare la logica del profitto dalla gestione dell’acqua.
Gli organizzatori hanno inteso promuovere il referendum per vari motivi:
Per fermare la corsa verso la privatizzazione dell’acqua che, iniziata da diversi anni, ha subito una forte accelerazione negli ultimi mesi con la modifica dell’articolo 23 bis della legge n. 133/2008.
Perché l’acqua è un bene comune ed un diritto umano universale. Un bene essenziale che appartiene a tutti e che nessuno deve utilizzare per il proprio profitto.
Perché l’acqua deve essere conservata per le future generazioni.
Perché la gestione dell’acqua deve essere pubblica e partecipata.
Tre quesiti contro la privatizzazione dell’acqua
Il primo quesito propone l’abrogazione dell’articolo 23 bis della Legge n. 133/2008 così come modificato dal recente Decreto Ronchi che impone ai comuni la messa a gara – e quindi la mercificazione – della gestione delle risorse idriche.
Il secondo quesito propone l’abrogazione dell’articolo 150 del Decreto Legislativo n. 152/2006 per impedire il ricorso alla gare e all’affidamento delle gestione del servizio idrico a società di capitali, favorendo il percorso verso l’obiettivo della ripubblicizzazione del servizio idrico, ovvero la sua gestione attraverso enti di diritto pubblico con la partecipazione dei cittadini e delle comunità locali.
Il terzo quesito propone l’abrogazione dell’articolo 154 del Decreto Legislativo n. 152/2006 limitatamente alla quota del 7% di remunerazione del capitale investito, perché abrogando questa norma si eliminerebbe la possibilità di fare di fare profitti sull’acqua.
La raccolta in Abruzzo – In Abruzzo si è costituito il comitato promotore regionale Salva l’Acqua Abruzzo che sarà nelle piazze di tutta la regione sabato 24 aprile per l’apertura della campagna di raccolte firme con numerosi banchetti promossi dalle associazioni, movimenti cattolici, comitati, sindacati e partiti politici che hanno promosso e aderito alla campagna nazionale.
Sarà il primo giorno di una mobilitazione che durerà 3 mesi e che si prefigge di raggiungere l’obiettivo di 16.000 firme solo nella nostra Regione.
Evento centrale di apertura a Pescara: la raccolta delle firme comincerà alle ore 10 a Piazza Salotto e si protrarrà tutta la giornata per culminare alle ore 16,30 con un happening a cui parteciperanno tra gli altri N’duccio, il gruppo di musica popolare Vurre Vurre, il Mediterranea Guitar Trio, il rapper Cuba Cabbal e tante altre testimonianze a difesa dell’Acqua.
Promuovono: Abruzzo Social Forum, WWF Abruzzo, FP CGIL Abruzzo, Caritas – Diocesi Pescara, Marelibero.net, Pescara in comune by amici di Beppe Grillo, Arci Chieti, Punto Pace Pescara Pax Christi, PeaceLink Abruzzo, Collettivo nda libera, Giovani Comuniste/i,Cooperativa Il Mandorlo Bottega Commercio equo, Site.it, Filcem-Cgil Abruzzo, Camera del Lavoro Pescara, Comitato per l’acqua L’Aquila, Lega dei Comuni, Legambiente Abruzzo. Le forze politiche: Federazione della Sinistra, Sinistra Ecologia e Libertà.
A L’Aquila il Comitato Acqua Pubblica unitario (a cui aderiscono, oltre a numerosi cittadini indipendenti, Arci Querencia l’Aquila – Arci Servizio Civile L’Aquila – Comitato “cittadini per cittadini” – Epicentro Solidale – Giovani Comunisti/e – Site.it – 3e32) sarà attivo con la raccolta firme in piazza Duomo nelle intere giornate di sabato 24 e domenica 25 aprile. Al tavolino della raccolta firme verrà diffuso materiale informativo.