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Processione alla Madonnina del Porto,un rito ancora sentito a Pescara

da Donatella Di Biase

PESCARA – Si è svolta, ieri, la tradizionale processione alla Madonnina del Porto, protettrice di tutti coloro che sul mare spendono la propria vita, pescatori e Forze dell’Ordine.

Dopo la Santa Messa celebrata nella chiesa di Sant’Andrea, la processione, alle 9.15 in punto, ha preso il via dal sagrato della parrocchia e si è snodato lungo via Bologna, via Lazio, via Gobetti, passando tra le vecchie case dei pescatori, via Puccini, via Bruno Buozzi, con la sosta tradizionale dinanzi all’altare con la piccola statua della Madonna sistemato dalle mogli dei pescatori del quartiere Borgo Marino nord.

Quindi il corteo ha ripreso il proprio cammino transitando sul marciapiede lato mare del lungomare Matteotti sino a raggiungere la statua della Madonnina, ai cui piedi si è svolta la benedizione dell’arcivescovo Monsignor Tommaso Valentinetti. Il  sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia che  ha preso parte alla processione ha commentato:

Un rito che abbiamo celebrato oggi, nel giorno dell’Immacolata Concezione, avvio ufficiale delle festività natalizie, un rito ancora più sentito nel periodo difficile che tante famiglie stanno affrontando e che richiamano ancor più ai valori della solidarietà, della fratellanza, dell’amicizia e della pace.

Ha  detto Monsignor Valentinetti:

Pescara  è una delle città che ha saputo conservare il rito della processione dedicata alla Madonna nel giorno dell’Immacolata, e a lei chiediamo noi tutti l’intercessione affinchè protegga e guidi coloro che lavorano sul mare.

Subito dopo la preghiera collettiva i Vigili del Fuoco con l’autogru hanno raggiunto la statua e hanno sistemato una corona d’alloro ai piedi della Madonnina, con un mazzo di fiori donato dalla comunità del quartiere e una collana con la preghiera dell’Ave Maria realizzata dai piccoli del gruppo scout della parrocchia di Sant’Andrea.

Ha detto ancora il sindaco:

la nostra città ha l’ambizione di proiettarsi verso lo sviluppo di una città metropolitana senza però perdere i legami con le proprie tradizioni più radicate, sapendo tenere ben stretti i valori più autentici dell’essere comunità, quei valori che ci consentono di poter dire di vivere in un capoluogo comunque a misura d’uomo, di bambino, di anziano.

Lo abbiamo visto oggi durante quella processione che, nonostante il giorno di festa, ha visto la presenza di oltre un centinaio di fedeli che, completamente assorbiti nella preghiera, hanno voluto accompagnare un rito che ormai si tramanda da anni, che non è mai venuto meno.

Valori che diventano ancor più importanti oggi, quando il difficile momento economico che tutti stiamo vivendo, ci chiede maggiore attenzione, presenza e unione per sostenerci l’un l’altro e guardare avanti al futuro  con rinnovata fiducia.

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