Processo Bussi: fugare ogni ombra

Condividi

É l’imperativo che si coglie dai vari  commenti all’articolo comparso ieri nella testata giornalistica Il Fatto Quotidiano, secondo cui i giudici popolari della Corte d’Assise di Chieti, nel processo sulla mega discarica dei veleni di Bussi, avrebbero ricevuto pressioni per assolvere i 19 imputati dal reato di avvelenamento doloso  delle acque e trasformare l’accusa di inquinamento da “doloso” in “colposo”.

Bussi: D’Incecco (Pd), fare subito chiarezza e fugare ogni minimo dubbio

ROMA – “Le rivelazioni del Fatto Quotidiano sulle presunte pressioni che avrebbero ricevuto i giudici popolari della Corte d’Assise di Chieti sono inquietanti e gravissime. Occorre fare subito chiarezza e fugare ogni minimo dubbio sul contesto in cui è maturata la decisione della Corte giudicante teatina. Per questo ho sottoscritto l’interrogazione parlamentare presentata sulla vicenda dall’On. Antonio Castricone“. Lo dichiara la deputata del Pd,
Vittoria D’Incecco, a proposito delle notizie riportate da Il Fatto Quotidiano relativamente al processo sulla mega discarica di Bussi.“Un tempestivo intervento – prosegue la parlamentare – degli organismi tenuti a vigilare sul corretto funzionamento dell’attività giudiziaria è certamente auspicabile e anche doveroso nei confronti di tutte le popolazioni interessate alla megadiscarica dei veleni e dell’intera regione. Rinnovo, comunque, la mia fiducia nell’operato della magistratura e confido nell’immediato chiarimento di questa delicata vicenda”.

Bussi: Mazzocca, necessario approfondimento

L’AQUILA –“La nostra fiducia nel lavoro dei giudici rimane inalterata, ma riteniamo necessario un approfondimento su quanto avrebbero dichiarato alcuni giudici popolari”. Lo ha detto l’assessore all’Ambiente, Mario Mazzocca, commentando quanto riportato oggi dal quotidiano “Il Fatto Quotidiano” in merito alla sentenza della Corte d’Assise di Chieti sulla discarica di Bussi.
“Le dichiarazioni rilasciate alla testata giornalistica da alcuni componenti non togati della Corte d’Assise, qualora confermate, sollevano pesanti interrogativi ai quali necessariamente bisogna dare risposta. Il processo ai presunti responsabili dei danni ambientali causati dalla discarica di Bussi – ha aggiunto Mazzocca – è destinato a segnare la storia ambientale di questa regione. Non sarebbe tollerabile, infatti, nemmeno il sospetto che la sentenza emessa non sia il frutto di un giudizio sereno sulle ragioni delle parti protagoniste del dibattimento. Per tutta la durata del processo – prosegue l’assessore all’Ambiente – abbiamo potuto constatare la correttezza e l’attenzione con le quali i giudici e tutte le parti in giudizio hanno istruito l’intero processo. Proprio per questo appare doveroso l’accertamento di quanto riferito dalla stampa in ordine a dichiarazioni rilasciate da alcuni componenti della Corte d’Assise”.

Bussi: Di Marco, la magistratura faccia luce sulla vicenda 

PESCARAIl presidente della Provincia di pescara, Di Marco ha dichiarato: “Se quanto appreso oggi dall’articolo pubblicato sul Fatto Quotidiano in data odierna dovesse rivelarsi vero sarebbe davvero gravissimo. Si tratterebbe di una ferita profondissima e insanabile per il nostro territorio, già martoriato da anni di inquinamento e avvelenamento del suolo e dell’acqua. Sono sicuro che la magistratura, come sempre ha fatto, farà al più presto luce su questa vicenda e che chiarirà le modalità con cui la giuria popolare è arrivata al verdetto. Non possiamo accettare che una simile ombra scenda su questa triste vicenda e sono sicuro che i giudici togati, a cui plaudo per il grande lavoro svolto fino ad ora per individuare le cause che hanno portato alla discarica dei veleni, definiscano questi ultimi contorni che si sono delineati”.

Bussi: Marcozzi (M5S), la realtà supera l’immaginazione 

Apprendiamo oggi dalla stampa nazionale che la sentenza del processo relativo alla discarica di rifiuti tossici più grande d’Europa, quella di Bussi, sarebbe stata “consigliata” – così riferiscono i giudici popolari – da quelli togati .

“La realtà supera di gran lunga l’immaginazione” – commenta Sara Marcozzi, consigliere M5S in Regione Abruzzo – “Da anni chiediamo giustizia per l’avvelenamento costante e progressivo dell’intera Val Pescara, terreni e acque, un bacino di utenza circa 400mila cittadini. Se queste accuse dovessero rivelarsi fondate, l’intero processo si rivelerebbe una farsa. Il M5S anche in Consiglio Regionale chiederà al Presidente D’Alfonso di prendere una posizione netta e decisa nei confronti questa incredibile vicenda”.

IDV su Discarica di Bussi: Riaprire il processo

L’AQUILA – Sconcertanti le rivelazioni delle ultime ore secondo le quali “non sarebbero stati sereni ed avrebbero subito delle pressioni” i giudici popolari che lo scorso 19 dicembre hanno emesso la sentenza per il processo sulla discarica di Bussi sul Tirino. La sentenza in questione ha assolto tutti dal reato di avvelenamento doloso delle acque e trasformato l’accusa di inquinamento da “doloso” in “colposo”.

“Se le notizie riportate da “Il Fatto” fossero accertate e fondate sarebbero di una gravità enorme e sarebbe un sopruso, non solo verso i giudici, ma verso noi tutti – commenta il segretario regionale dell’IDV Lelio De Santis. Il nostro partito presenterà subito una interrogazione parlamentare affinchè si sappia la verità – continua De Santis – e si accertino le responsabilità anche riaprendo il processo. Siamo fiduciosi nell’operato della Magistratura e per questo suggeriamo anche di valutare se non sia il caso di inasprire le pene per reati ambientali, quando questi hanno effetti devastanti (e continuano ad averne) sulla qualita’ della vita di tante persone e sull’intero ambiente ancora da bonificare.

Bussi: Messina(IDV), intervenga il ministro Orlando
PESCARA- “Se fosse confermato quanto scritto dal Fatto quotidiano sulle pressioni esercitate sui giudici popolari della Corte d’Assise che ha emesso la sentenza sulla ‘discarica dei veleni’ della Montedison di Bussi sul Tirino (Pescara), allora chiedero’ al ministro della Giustizia di intervenire personalmente. I cittadini meritano chiarezza su una vicenda drammatica e dolorosa, che ha segnato indelebilmente un territorio e un’intera popolazione”. A dirlo in una nota il segretario nazionale dell’Italia dei Valori Ignazio Messina, che ha altresi’ preannunciato il deposito di un’interrogazione parlamentare del partito e l’avvio di un’ispezione dei propri parlamentari Davico e Formisano.

“Lo Stato ha il dovere di fugare ogni ombra – ha osservato – e noi dell’Idv lotteremo, fuori e dentro le aule parlamentari, per tenere sempre alta l’attenzione su questo caso ed evitare in ogni modo che l’intera vicenda, dopo l’iniziale clamore mediatico, cada nel dimenticatoio come, purtroppo, gia’ troppe volte accaduto nella storia d’Italia”.

Pubblicato da
Redazione

L'Opinionista © 2008 - 2024 - Abruzzonews supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Informazione Abruzzo: chi siamo, contatta la Redazione, pubblicità, archivio notizie, privacy e policy cookie
SOCIAL: Facebook - Twitter