PESCARA – L’assessore al Contenzioso Berardino Fiorilli ha ufficializzato che il giudice ha accolto la citazione presentata dal Comune di Pescara nei confronti della Società Edison quale garanzia per la futura responsabilità civile nel processo contro la Montedison sul ‘caso’ della maxi-discarica abusiva di Bussi. A rappresentare il Comune di Pescara è l’avvocato Franco Perolino che ha presentato istanza nel corso dell’ultima udienza, controdeducendo anche la costituzione dell’avvocato della Edison, una decisione che è stata accolta con grande soddisfazione del governo cittadino che sta seguendo passo passo una vicenda giudiziaria grave che ha segnato per sempre il territorio abruzzese.
Ha detto Fiorilli:
appena sei anni fa circa, dopo la grave crisi idrica che ha colpito l’intera provincia di Pescara, in seguito alle problematiche ambientali e all’inquinamento dei famosi pozzi di Bussi, è emersa una drammatica realtà, quella della presenza di una spaventosa mega-discarica abusiva, destinata allo smaltimento di ogni genere di rifiuti, a Bussi sul Tirino, una discarica portata alla luce dopo mesi di indagini dal Corpo Forestale dello Stato, svelando una delle vergogne più grandi d’Europa. La discarica sarebbe stata realizzata dal 1963 al 1972 su un terreno che dal 1999 è di proprietà della ‘Come Iniziative Immobiliari srl’, poi Montedison Srl, alla quale è oggi subentrata la società Edison, nel comune di Bussi sul Tirino. Da quel momento si è aperta una vicenda ancora tutta da svelare, nella quale il Comune di Pescara si ritiene a pieno titolo persona offesa a tutela degli interessi dei propri cittadini che potrebbero essere stati danneggiati dalla presenza di quella discarica. In tal senso non possiamo che sostenere e approvare in pieno l’attività portata avanti sino a oggi dalle Associazioni ambientaliste che hanno saputo tenere alta l’attenzione e la guardia su una vicenda tanto grave e scandalosa, sotto la quale si nascondono anni di silenzio e di disattenzione, anche da parte delle Istituzioni. Ci chiediamo come sia stato possibile non accorgersi per anni di quanto accadeva a Bussi, ci chiediamo quali possano essere state le conseguenze materiali determinate dalla presenza di una tale ‘bomba’ ecologica e in tal senso riteniamo fondamentale uno studio epidemiologico, l’unico che sarà in grado di fare piena chiarezza sotto il profilo sanitario su una simile vergogna. L’amministrazione comunale si era già costituita parte civile in una prima fase del procedimento penale, ma inizialmente eravamo stati esclusi. Lo scorso 4 ottobre 2012 abbiamo riproposto la nostra istanza, rielaborata dall’avvocato Franco Perolino, che ha assunto la rappresentanza del nostro Comune, e lo scorso 29 novembre è stato ufficializzato il suo accoglimento quale riconoscimento della nostra città quale parte offesa. Nel corso dell’ultima udienza, l’avvocato Perolino ha citato come responsabilità civile la società Edison, e a quella citazione l’avvocato Padovani, rappresentante della Edison, si è costituito nei confronti del Comune di Pescara sollevando una serie di eccezioni per chiedere l’esclusione della Edison nella responsabilità civile. Ma il giudice ha respinto quelle eccezioni ammettendo la società come garanzia. A questo punto l’appuntamento con l’udienza preliminare è rinviato al prossimo 18 aprile e il Comune di Pescara sarà presente per difendere i diritti dei propri cittadini.
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