Home » Attualità » Processo Housework: testimonia Delfino

Processo Housework: testimonia Delfino

da Rita Consorte

PESCARA – Ieri  nell’Aula 1 del Tribunale di Pescara è ripreso il Processo “ Housework” quello sulle relative tangenti al Comune di Pescara, che vede l’ex sindaco Luciano D’Alfonso, imputato insieme ad altre 23 persone. Hanno continuato  a sfilare i testimoni dell’accusa . In mattinata sono stati ascoltati : Luigi Lagonigro che si è avvalso della facoltà di non rispondere, Nicola Baiocchi ex vigile urbano ora in pensione sentito lo scorso 11 luglio per la prima volta, Esterina Cascionale, Barbara Ioni, Maurizio Lattanzio e Pasquale D’Alesio che hanno rilasciato tutti delle dichiarazioni lampo.
Le seconda parte della udienza mattutina è stata interamente dedicata  all’ascolto di Paolo La Rovere, architetto e consulente della Procura che ha riferito sull’appalto dell’area di risulta.Il perito attraverso la perizia da lui effettuata, ha ripercorso tutte le tappe dell’appalto per le aree di risulta, in cui risultò vincitrice la ditta Toto, puntando l’attenzione in modo particolare sulla gestione dei parcheggi a raso e sull’eventuale vantaggio da parte della ditta appaltatrice nell’ambito della seconda gara effettuata dal Comune.
Inoltre, il consulente in aula ha riferito di aver trovato diverse analogie rispetto a quelli allegati all’appalto della seconda gara, in merito all’analisi dei costi contenuti nel piano economico e finanziario e delle previsioni dei ricavi ottenibili in ipotesi di gestione dei 4.000 posti auto. Il perito, ha poi, giudicato criticabile la scelta della gestione trentennale, secondo La Rovere in violazione dell’articolo 143 del Codice dei contratti, perché la norma “non esprime nulla di specifico sulla gestione di parcheggi”.
Su questi punti la difesa  ha dibattuto a lungo. L’Avv. Milia, ha fatto notare al perito come nel bando fosse espressamente citato il Piano Urbano del traffico che parlava di una Ztl di 4.000 posti complessivi, richiamando l’attenzione del perito all’articolo 2 della citata convenzione in cui è precisato che i parcheggi oggetto dell’appalto erano 1.000 in zona a sosta controllata e 4.000 in Ztl, di cui 600 destinati ai visitatori e i rimanenti soggetti a permessi a titolo gratuito, destinati a residenti ad altre categorie soggette a permesso.
La perizia del consulente non convince gli avvocati difensori ed inizia a vacillare nel controesame effettuato dall’Avv. La Morgia, legale di Toto dove a precise domande, il dott. La Rovere non ha saputo fornire spiegazioni.
Nella sessione pomeridiana ripresa alle ore 16,00 dopo la pausa pranzo è stato ascoltato l’ex parlamentare Raffaele Delfino. I “non ricordo”,  “se l’ho detto lo confermo” e  “può ripetere, non sento” hanno caratterizzato buona parte della  sua testimonianza  sulle presunte ombre nelle procedure degli appalti al Comune di Pescara. In particolare ha riferito di aver scritto, il 17 ottobre del 2005, una lettera alla commissione di vigilanza lavori pubblici per segnalare irregolarità nelle procedure del primo bando di gara. Per quanto concerne invece il secondo bando l’ex onorevole ha fatto confusione con il primo.

Il processo riprenderà Lunedì prossimo alle ore 9,30 .Nel corso della mattinata saranno ascoltati altri testimoni Giovanni D’Alessandro, Claudio Di Matteo, Gaetano Ranalli, Giancaterino, ed Emilia Fino , mentre nel pomeriggio alle 15,00 sarà la volta di Pasquale Mazzetti; sempre nella prossima udienza si saprà finalmente quando saranno gli indagati, in primis l’ex sindaco D’Alfonso, a prendere la parola davanti all’accusa, difesa e collegio giudicante; entra così in una fase calda il processo Housework, dove fino ad ora sembrano sgretolarsi come un castello di sabbia le accuse principali rivolte ai vari imputati ed anche in questa circostanza di sicuro ci saranno in serbo molte sorprese.

 

Ti potrebbe interessare

Lascia un commento