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Processo Housework: “D’Alfonso presente in aula”

da Rita Consorte

PESCARA – Era presente anche Luciano D’Alfonso reduce da un brutto incidente con la bicicletta , ieri mattina alla ripresa del Processo Housework, quello relativo alle presunte tangenti al Comune di Pescara, che conta ben 24 imputati tra politici, imprenditori ed ex dipendenti comunali tra cui figurano l’ex sindaco di Pescara ed il suo braccio destro Guido Dezio.

Le testimonianze della difesa, ieri mattina, si sono fondate sul rapporto tra alcuni imprenditori e D’Alfonso; a rendere testimonianza di ciò è il titolare di un’agenzia di noleggio auto di Bergamo che collabora da anni con l’impresa di Toto  :“D’Alfonso non era il solo cliente che servivamo per conto di Toto – ha dichiarato il teste.

Con l’ex presidente della Caripe Tonino Di Berardino e l’ex tesoriere della Margherita Alessandro Felizzi si è parlato della Fondazione Europa Prossima, entrambi hanno sottolineato che i contributi erano tutti alla luce del sole, nulla d’illecito nel giro di denaro tra donazioni private, partito e fondazione.

Tra i testimoni anche l’ex vice sindaco Camillo D’Angelo, che nel corso della sua deposizione ha parlato, delle difficoltà, in qualità di assessore al bilancio, nel gestire i pagamenti a causa del patto di stabilità che di anno in anno era sempre più rigido e della sua richiesta specifica di un canone a favore del Comune per l’azienda che si sarebbe aggiudicata l’appalto per la riqualificazione dell’area di risulta.

Alla fine del processo è stato ascoltato anche il consulente di parte dott. Gaetano Marella, docente di estimo all’università di Padova, il consulente è stato chiamato dall’Avv. Milia, ed ha fatto un analisi lucida sulla villa di Lettomanoppello, nel corso della sua dichiarazione davanti al giudice  il consulente ha sottolineato: La villa è classificabile come di lusso, ma non è così. Secondo la mia stima comparativa l’abitazione può valere al massimo 400 mila euro; 292 mila pagati all’impresa Cardinale, iva inclusa, e altri 92 mila pagati alle altre imprese che hanno eseguito i lavori. In totale –dice il consulente – D’Alfonso ha pagato 384 mila euro una casa che ne vale 400 mila”.

Il consulente ha detto che le perizie effettuate dall’architetto Ruscitti, consulente della procura sono inidonee perché molte cose non corrisponderebbero ad esempio quando parla della comparazione dei computi metrici ed inoltre il consulente ritiene la villa di Lettomanoppello, una villa bifamiliare di normale comune abitazione e costituita non da cinque bagni ma, da quattro ha riferito il consulente.

Quella di ieri mattina è stata l’ultima udienza utile per ascoltare gli ultimi testimoni della lista D’Alfonso e Dezio, infatti come stabilito dal giudice dottssa Di Carlo, dal 15 ottobre saranno ascoltati gli imputati di questo Processo, a partire da D’Alfonso e Dezio poi, a seguire in rotazione anche gli altri imputati quelli richiesti dal pm e quelli richiesti da entrambi sia l’accusa che la difesa.

Dopo l’esame degli imputati spazio alle arringhe degli avvocati e le richieste da parte del Pm, la sentenza  si dovrebbe avere  prima di Natale.

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