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Processo Housework, parla “l’ex segretaria di D’Alfonso: il Sindaco incontrava ovunque i cittadini”

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PESCARA – Udienza interlocutoria e proseguita senza sussulti particolari quella andata in scena ieri mattina nell’aula 1 del tribunale di Pescara, dove per l’ennesima volta si è celebrato il “ Processo Housework”, quello relativo alle presunte tangenti al Comune di Pescara; ben 23 le persone imputate tra politici, imprenditori ed ex dipendenti comunali.

Tra gli imputati figurano anche l’ex sindaco di Pescara, Luciano D’Alfonso, e l’ex braccio destro Guido Dezio.

Anche in questa udienza sono sfilati i testimoni della lista D’Alfonso e Dezio.In  apertura subito si  sono registrate  le prime rinunce infatti la difesa di D’Alfonso, ha rinunciato ai seguenti testimoni: Michele DÌ Fabio, Belfino De Leonardis, Pasquale D’Alesio e Ronzitti Valeria; mentre Alessio Ranghelli era assente; anche la difesa di Dezio ha rinunciato a Ronzitti Valeria.

Il primo testimone chiamato a deporre è stato Raffaele Aiello, che ha riferito sui collegamenti marittimi effettuati allora da Pescara – Spalato.
Dopo la breve deposizione di Aiello, nell’aula entra l’Avv. Carla Tiboni, che nella sua deposizione lampo ha ricordato al tribunale del trasloco di Luciano D’Alfonso da Francavilla a Pescara.

Durante la sua escussione il teste ha riferito: “Conosco D’Alfonso, da molto tempo e nel 2003 mi chiese consigli per comprare una casa a Pescara. All’epoca una critica che veniva mossa a D’Alfonso era che non abitasse a Pescara, abbiamo visionato insieme alla consigliera Paola Marchegiani, alcuni appartamenti uno in via Paolucci, poi sulla Strada Parco, ma non corrispondevano all’esigenza dell’allora Sindaco D’Alfonso. Poi, nel 2004 andai a trovarlo nella sua casa di Via Salita Zanni”.

Dopo l’Avvocato Tiboni, Milia legale di D’Alfonso, chiama a deporre l’ex segretaria di D’Alfonso, Marianna Di Stefano.
La ex segretaria si è soffermata sugli incontri del Sindaco e sulla sua agenda: “ Il sindaco riceveva dappertutto: nell’hotel duca d’Aosta, nei pressi del garage e per le scale – ha dichiarato l’ex segretaria –, l’agenda del sindaco era pubblica, e veniva pubblicata sul sito del Comune e in bacheca”.

A seguire dopo la Di Stefano, è stato chiamato Antonio Di Girolamo, un attivista politico che ha riferito sulle contribuzioni ricevute dal partito. Poi a rotazione tutti gli altri testimoni tra cui Paola Milano, una vicina di casa di D’Alfonso, che abitava a Francavilla ed anche lei insieme a Fabio Ferrante ha raccontato, del trasloco della casa di Francavilla a quella di Pescara.

Osvaldo Trovarelli e D’Alfonso Giuliano, hanno testimoniato sulla Fondazione Europa Prossima di Lettomanoppello ed hanno raccontato delle attività che venivano svolte da questa associazione. Gli ultimi due testimoni sono stati chiamati dall’avvocato Spagnuolo, e si tratta di De Leonardis Belfino e Sergio Salvitti, che sono stati fornitori del Comune di Pescara ed hanno riferito sui rapporti lavorativi intrattenuti con il Palazzo di Città.

L’udienza si è poi conclusa ed è stata  aggiornata al prossimo 21 maggio alle ore 9.30 ; saranno ascoltati altri 15 testimoni.

Pubblicato da
Rita Consorte

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