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Processo Housework – Profenna: “D’Alfonso si interessava dei problemi di famiglia”

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PESCARA – Dopo quindici giorni di pausa nel primo pomeriggio di ieri, è ripreso nell’aula 1 del tribunale di Pescara, il Processo “Housework”,  relativo alle presunte tangenti al Comune di Pescara; ben ventiquattro le persone imputate tra politici, imprenditori ed ex dipendenti comunali.

Gli imputati tra cui spicca l’ex sindaco di Pescara, Luciano D’Alfonso, ed il suo ex braccio destro Guido Dezio devono rispondere di reati gravi che vanno dall’associazione a delinquere, alla corruzione e concussione.

Anche l’udienza di ieri, è stata dedicata alla difesa Dezio e D’Alfonso; una seduta lampo ed interlocutoria come sta succedendo ormai da un paio di sedute.

In aula erano presenti quasi tutti i testimoni all’infuori del consulente di parte Professor Vincenzo Cerulli Irelli, che avrebbe dovuto riferire sui conferimenti a partito politico e associazione culturale; il consulente sarà in aula per testimoniare nella prossima udienza.

Ad inizio seduta si registrano  da parte delle difese subito delle rinunce: la difesa di D’Alfonso, ha rinunciato alle testimonianze di Luigi Bonetti, dei signori Incorvaia e Pizzingrilli, Franco Cipressi e Dino Marangoni; testimoni invece che sono stati ascoltati dalla difesa di Dezio, il quale ha rinunciato solo a Franco Cipressi.

Il primo teste ad essere ascoltato dalla difesa di Dezio, è stato il signor Luigi Bonetti, che ha riferito in aula sulla contestata concussione ai danni dei coniugi Brandolini, ed ha raccontato anche l’episodio riguardante il posto barca ottenuto dai coniugi Brandolini, secondo l’accusa “ gratis” in cambio di manifesti istituzionali e di partito ottenuti dall’amministrazione comunale guidata da l’allora Sindaco D’Alfonso.

Poi a ruota Di Pietrantonio Tonino, Matrone Antonio e Di Biase Giovannino hanno riferito sulle opere di manutenzione delle porte degli uffici comunali; mentre Francesco Incorvaia e Umberto Pizzingrilli in qualità di esponenti di società che parteciparono alla gara per l’appalto per il calore a Pescara della cui commissione era membro, tra gli altri, l’Ing. De Donatis.

I signori Antonio Di Marco e Dino Marangoni, hanno raccontato sull’appropriazione indebita ed infine incalzato dalle domande dell’Avv. Milia, il signor Profenna Bartolomeo, invece, ha raccontato in aula sulla gestione del patrimonio della famiglia D’Alfonso, ribadendo ancora una volta che Luciano D’Alfonso era l’unico punto di riferimento della sua famiglia e si occupava personalmente dei problemi familiari.

L’udienza  è stata aggiornata a Lunedì 11 giugno alle ore 9,30 dove saranno ascoltati ulteriori testimoni sia della lista Dezio che D’Alfonso.

Pubblicato da
Rita Consorte

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