PESCARA – Appalto dell’area di risulta, l’amicizia con Carlo Toto sono solo alcuni degli argomenti che sono stati approfonditi questa mattina nell’aula 1 del tribunale di Pescara, durante il “Processo Housework”; quello sulle presunte tangenti al Comune di Pescara che vede quale principale imputato l’ex sindaco Luciano D’Alfonso.
Nel Processo, che ha preso il via lo scorso 16 maggio 2011 e conta ben 24 imputati tra politici, imprenditori ed ex dirigenti comunali,come già prestabilito dal calendario continua l’audizione dei testi convocati dalla difesa di Toto, iniziata lunedì scorso.
Nella scorsa udienza vi era stata la deposizione del fratello di Carlo, Mario Toto, che davanti al Tribunale ha ricordato la lunga amicizia tra l’ex sindaco e la famiglia di imprenditori; oltre al fratello sempre nella scorsa udienza sono stati chiamati a deporre anche i dipendenti della Toto SpA, i quali hanno ripercorso le tappe della gara di appalto dell’area di risulta.
La deposizione di questa mattina più importante e significativa è stata quella resa dal signor Rapposelli : “ Lavoro dai Toto dal 1975” , durante la sua deposizione il teste ha parlato di alcuni lavori sui viadotti appaltati da Toto alla ditta Cardinale, ed inoltre ha dichiarato che i prezzi erano quelli di mercato.
Incalzato dalle domande dell’Avv. La Morgia, Rapposelli ha spiegato al Tribunale i motivi per i quali il gruppo Toto partecipò all’appalto dell’area di risulta “ perché era prestigioso e si lavorava in casa”; “ Alla prima gara – ha proseguito il teste – non partecipammo perché non era conveniente”.
“Dal Comune poi arrivò la lettera di invito per partecipare alla seconda gara e iniziammo a valutarlo”.
Rapposelli, durante l’interrogatorio ha affermato “ per quanto concerne il secondo bando ci avvalemmo della collaborazione di Leombroni; la decisione finale – ha detto il teste – sull’appalto venne presa da Alfonso Toto.
Poi, ha continuato il teste “ quando ci rendemmo conto di essere gli unici a partecipare alla gara pensammo di aver sbagliato i conti.”
L’Avvocato La Morgia, continua ad interrogare il suo testimone puntando i fari sul rapporto tra Toto e D’Alfonso: “ La famiglia Toto è molto vicina a D’Alfonso”; “ Per quanto concerne i viaggi ho appreso dai giornali che D’Alfonso e Toto hanno fatto viaggi insieme”.
L’udienza, dopo una breve pausa è ripresa con le deposizioni di alcuni dipendenti della società Toto SpA., che hanno ribadito ancora una volta i concetti fondamentali espressi dal primo testimone; l’udienza si è conclusa per essere aggiornata al prossimo 19 marzo quando saranno ascoltati altri testimoni della lista Toto.
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