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Processo Housework, Scoca: “Nessuna irregolarità sul bando dell’area di risulta”

da Rita Consorte

Nuova udienza ieri mattina nell’aula 1 del Tribunale di Pescara, per quanto concerne il Processo “ Housework”, quello relativo alle presunte tangenti al Comune di Pescara; ben 23 le persone imputate tra politici, imprenditori ed ex dipendenti comunali. Tra gli imputati figurano anche l’ex sindaco di Pescara, Luciano D’Alfonso, e l’ex braccio destro Guido Dezio.

Nell’udienza scorsa è stata esaurita la lista dei testimoni chiamati dall’Avv. La Morgia, legale dell’imprenditore Carlo Toto; da ieri sono iniziati a sfilare davanti al Giudice dottssa. Di Carlo, i testimoni dell’ex sindaco D’Alfonso, chiamati dall’Avv. Milia. L’udienza si è aperta subito con la deposizione del consulente tecnico chiamato dall’Avv. La Morgia, per quanto concerne l’imprenditore Toto, l’Avv. Franco Scoca avvocato romano nonché ex docente di una facoltà dell’Università di Roma.

Scoca, durante la sua deposizione ha espresso giudizi e valutazioni sulla regolarità della procedura di gara per la realizzazione del parcheggio nell’area di risulta di Pescara, sull’interpretazione del bando di gara e sui criteri stabiliti per l’attribuzione dei punteggi da parte della commissione.

Nel corso della sua deposizione l’Avv. Scoca, ha dichiarato quanto segue:” non riesco a immaginare un trattamento di favore per le imprese del bando dell’area di risulta, escludo che si sia agevolata una ditta al posto di un’altra – ha detto l’Avvocato -, se gli altri offerenti si sono tirati indietro è perché gestire parcheggi per 30 anni non interessa”.

Dopo la deposizione dell’Avv. Scoca, hanno iniziato a deporre i testimoni della lista D’Alfonso, subito nomi importanti come quelli del preside della Facoltà di Architettura Alberto Clementi, che ha riferito sulla collaborazione con l’amministrazione per favorire l’arrivo di Toyo Yito a Pescara, e il docente della Facoltà sempre di Architettura Lucio Zazzara.

Il docente ha raccontato in aula del suo primo avvicinamento con l’artista giapponese: “Il primo contatto con Toyo Yito risale al 2004 per conferirgli la laurea “ HONORIS CAUSA”; poi ci furono molti incontri in Europa e a Pescara.

Ito – prosegue Zazzara -, aveva dato la sua disponibilità per fare un’opera a Pescara; Ito è venuto varie volte a Pescara ed ha incontrato D’Alfonso”. Sul banco dei testimoni è salito anche Bruno Santori, che era titolare dell’AGENZIA Sanmar srl. Incalzato dalle domande dell’Avv. Milia, il testimone ha riferito dei collegamenti con la Croazia, che si svolgevano a quei tempi.

L’udienza è andata avanti con altri testimoni, che hanno raccontato in aula dell’attività che si svolgeva all’interno del locale di piazza Unione, a suo tempo sede del comitato elettorale dell’ex sindaco D’Alfonso, ed inoltre hanno rimarcato ancora una volta l’amicizia che lega l’imprenditore Toto a D’Alfonso.

Il processo riprenderà il prossimo 7 maggio alle ore 9.30 con la deposizione di oltre 15 testimoni.

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