Home » Attualità » Processo Housework: Varone chiede sei anni per D’Alfonso

Processo Housework: Varone chiede sei anni per D’Alfonso

da Rita Consorte

PESCARA – Con la richiesta di condanna a sei anni di reclusione, interdizione perpetua dai pubblici uffici e confisca della villa di Lettomanoppello, ad uno degli imputati  del processo Housework, ovvero l’ex sindaco Luciano D’Alfonso, si è chiusa ieri mattina la requisitoria del pm Varone.

Il pm Varone, dopo la sua requisitoria durata circa sette ore nell’udienza precedente, ha iniziato così quella di ieri mattina: “ Dezio è l’autore materiale e D’Alfonso è il dominus di queste vicende processuali”, – ha detto – Varone. “Una serie di funzionari comunali commettono gravi irregolarità senza avere un interesse personale: solo il sindaco ce l’aveva”.

“ Tutti hanno compiuto gravi anomalie negli appalti più importanti del Comune – ha dichiarato – Varone durante il processo. Possiamo immaginare che ognuno di loro abbia agito in maniera autonoma? E’ evidente che alcune richieste sono sicuramente provenienti dal sindaco”.

“Per queste irregolarità c’è una matrice: tutto ruota attorno alla figura di Luciano D’Alfonso. Le irregolarità sono commesse a seconda del posto che si occupa nella mente del sindaco. Così va  letta l’associazione per delinquere: chiunque veniva a far parte di quella squadra”.

Nel corso dell’udienza Varone, nel rivolgersi al tribunale ha presentato così l’ex sindaco D’Alfonso:“ Se tu non ti allinei non ti faccio lavorare più, se non fai quello che dico ti trasferisco: questo era Luciano D’Alfonso, un uomo che ha piegato la pubblica amministrazione ai suoi desideri.” E inoltre ha aggiunto: “ la sua figura aleggia continuamente sui reati commessi dai funzionari un accordo corruttivo permanente. Gli appalti dell’area di risulta, dei cimiteri, di Cardinale, non possono essere letti isolatamente perché si tratta di un unico accordo. Dazioni di denaro ogni volta che ce n’è l’esigenza. C’è un accordo permanente – dice il Pm -, molto simile ad un patto associativo: sono momenti di un unico accordo dentro un programma preciso anche se si riferiscono a D’Alfonso con Toto o a D’Alfonso con De Cesaris. E’ un programma criminoso duraturo nel tempo: un accordo complesso nell’ambito del quale si poteva dare e chiedere”.

Oltre  che per l’ex sindaco Luciano D’Alfonso, il pm Varone ha formulato richieste anche per altri imputati queste le richieste: Guido Dezio sei anni di reclusione e interdizione perpetua dai pubblici uffici; tre anni a Giampiero Leombroni, 2 anni e 6 mesi agli imprenditori Carlo e Alfonso Toto, Massimo e Angelo De Cesaris, Alberto La Rocca; 2 anni a Rosario Cardinale, Marco Mariani, Francesco Ferragina e Antonio Dandolo. 1 anno e 8 mesi a Vincenzo Cirone; 1 anno e 6 mesi a Giacomo Costantini, Enzo Perilli, Fabrizio Paolini, Nicola Di Mascio, Pietro Colanzi e Luciano Di Biase. 1 anno a Marco Presutti, Pierpaolo Pescara e Marco Molisani, 2 mesi a Giampiero Finizio, Vincenzo Fanì prescrizione.

Ti potrebbe interessare