Nell’udienza di ieri mattina occhi puntati sulle arringhe difensive degli avvocati Augusto La Morgia e Franco Coppi a difesa degli imputati Carlo e Alfonso Toto, entrambi accusati di corruzione e turbativa d’asta nella vicenda dell’appalto dell’area di risulta.
L’Avv. La Morgia, si è soffermato in modo particolare sugli aspetti tecnici relativi all’iter procedurale della gara per l’area di risulta, invece il prof. Coppi, si è trattenuto sulle questioni di diritto e in particolare la impossibilità giuridica del concorso tra il reato di corruzione e turbativa d’asta, almeno per come è stato strutturato dall’accusa, in quanto tutti i concorrenti vennero messi nelle medesime condizioni.
Ad aprire l’udienza di ieri mattina è stata l’arringa dell’avvocato Augusto La Morgia .
L’Avv. La Morgia, apre così la sua arringa difensiva dichiarando che l’amicizia tra Carlo Toto e Luciano D’Alfonso, non può essere una prova di corruzione: “ L’amicizia non può essere la prova della corruzione. Non voglio discutere se un sindaco faccia bene o male a prendere utilità da un amico imprenditore perché la domanda è un’altra: è penalmente rilevante che Carlo Toto metta a disposizione aerei a Luciano D’Alfonso? Potremmo ragionare dell’opportunità politica o morale ma non credo che rientri in un processo penale”.
Nel corso della sua arringa La Morgia, ha voluto sottolineare e mettere in evidenza che quella gara di appalto per la riqualificazione dell’area di risulta, non è stato fatto su misura per favorire i Toto: “ La documentazione messa a disposizione dal Comune, è stata di una trasparenza inusuale, straordinaria. Quindi è illogico dire che Toto sia stato avvantaggiato e dirlo sono stati, nelle conclusioni, anche i consulenti del pm. La gara non è stata truccata”.
Avviandosi alla conclusione l’Avv. La Morgia, ha messo in evidenza i voli ricevuti da D’Alfonso da parte dell’imprenditore Toto: “ I voli sono stati familiari o sponsorizzazioni e allora perché l’imprenditore Spadaccini che pure ha fatto sponsorizzazioni non è in questo processo? Le utilità ricevute da D’Alfonso sono neutre, non il prezzo della corruzione”.L’udienza è poi andata avanti fino al tardo pomeriggio ed hanno fatto le loro arringhe gli avvocati Di Silvestre per Dandolo e Squartecchia per Cardinale.
Il 14 gennaio sono previste altre arringhe difensive degli imputati: Leombroni, Presutti e Mariani mentre per il 21 è prevista quella di Dezio ed il 28 quella dell’avv. Milia. La sentenza è prevista verso la fine di Febbraio.
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