In particolare la donna, di etnia rom, fu implicata, insieme ad altri familiari, in un’importante operazione che portò allo scoperto l’attività di un’organizzazione, gestita dalla stessa famiglia, dedita al traffico di sostanze stupefacenti del tipo cocaina ed eroina.
Alla 32enne, con innumerevoli e vari pregiudizi di Polizia, soprattutto per reati inerenti gli stupefacenti e contro il patrimonio, dopo la custodia cautelare in carcere, era stata inflitta la pena della detenzione domiciliare.
Dovendo ancora espiare mesi 8 di reclusione, oltre alla pena pecuniaria di 2.000 euro e considerato che il Magistrato di Sorveglianza di Perugia ha rigettato sia la proposta di Affidamento della stessa al Servizio Sociale, sia l’applicazione dell’esecuzione della pena detentiva presso il domicilio, nei confronti della rom è stato emesso l’ordine di custodia cautelare in carcere.
Dopo le formalità di rito, la donna è stata associata presso la Casa Circondariale Femminile di Chieti.
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