A cui vanno aggiunti quelli che hanno creduto fin dall’inizio al progetto denominato “Andiamo a camminare”, partito a ottobre con pochi appassionati.
Se consideriamo ad esempio che la maratona più importante d’Italia e tra le più celebrate d’Europa, quella di Roma, ha un numero che solo quest’anno ha raggiunto 13.000 arrivati al traguardo, si potrebbe affermare che il fenomeno “Andiamo a camminare” equivale a… una piccola Maratona di Roma.
Con la sottile differenza che si svolge in una cittadina piuttosto piccola come Giulianova, che non ha fini di lucro ma solo sportivi e aggregativi e che è cominciata solo da pochi mesi e non ha decenni di storia alle spalle.
Un paragone eclatante, volutamente forzato, ma solo per far comprendere quanto la camminata sportiva stia diventando un fenomeno di costume. A Giulianova, poi, è addirittura esploso e non è difficile ascoltare chiacchierate casuali in cui si accenna a “ma stasera vai a camminare anche tu?” oppure “ecco, stanno passando quelli della camminata”!
Tutti contraddistinti da giubbettini giallo-fluo, alcuni con i bastoncini del nordic walking e altri no, nella camminata festaiola di fine stagione pochi giorni addietro (si riprenderà a ottobre) è stato stabilito il numero-record di 400 camminatori con tanto di lancio di palloncini beneauguranti.
Per la cronaca e per le statistiche, in nessuna parte d’Italia – nemmeno nelle grandissime città – si registra e si è mai registrata una aggregazione-media così massiccia di walker.
Perché? Forse ce lo dovrebbe spiegare l’ideatore Luca Delli Compagni, ma probabilmente la ricetta del successo la terrà segreta.
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