Con la finalità di potenziare l’inserimento e l’integrazione dei cittadini stranieri, prevede un corso di formazione,incontri informativi e formativi , una campagna di comunicazione, nonché un sito internet , la realizzazione di una guida di supporto alla normativa nazionale e la distribuzione di giornali etnici alle comunità di riferimento
CHIETI – L’Assessore alle Politiche Sociali e Pari Opportunità, Emilia De Matteo, a margine della Conferenza Stampa per illustrare i contenuti del Progetto “Cittadini e Cittadinanza” presentato dal Comune di Chieti nell’ambito del FEI – Fondo Europeo per l’integrazione dei cittadini nel Paesi terzi 2007-20113, alla quale hanno preso parte il Funzionario del Comune di Chieti e Coordinatore del progetto, Michele Marino, e, quali partner del progetto: la Responsabile del Centro Interdipartimentale sulla Società Multiculturale “Francesco Iengo” dell’Università “G. d’Annunzio, Prof.ssa Eide Spedicato Iengo, il Responsabile della Comunità Volontari per il Mondo, Mario Olivieri, la Presidente della Cooperativa Sociale “Alpha”, Marialaura Di Loreto, il rappresentante delle ACLI, Alexandro Strizzi, il Dott. Luciano Conti della Prefettura di Chieti, e il Comandante della Polizia Penitenziaria della Casa circondariale di Chieti, Valentino Di Bartolomeo, ha dichiarato:
«Desidero innanzittutto porgere il mio ringraziamento ai partner che hanno lavorato alla stesura del progetto, di cui il Comune di Chieti è capofila, consentendoci di conseguire il sesto posto in ambito nazionale.
Approvato dal Ministero dell’Interno, tale innovativo progetto, del valore di 73.400,00 euro, è stato presentato dal Comune di Chieti – Assessorato alle Politiche Sociali – in stretta sinergia con l’Università “G. D’Annunzio” – Centro Interdipartimentale sulla Società Multiculturale, la Cooperativa Sociale “Alpha” ed il CVM – Centro Volontari per il Mondo. L’iniziativa, che avrà la durata di un anno, ha come obiettivo quello di ridurre le distanze relazionali e comunicative tra le istituzioni ed i cittadini stranieri facilitando il rapporto tra autoctoni e immigrati, rafforzando la competenza interculturale dell’Amministrazione Comunale, in particolare per quanto attiene gli Uffici dell’Anagrafe, del Commercio e delle Politiche Sociali, supportando anche altre istituzioni quali la Prefettura, la Questura, la Casa Circondariale, la Asl ecc.Il progetto, che prevede l’attuazione di un piano di formazione rivolta ai dipendenti della Pubblica Amministrazione impegnati nei servizi agli immigrati, ai Patronati ed Enti ed algi stessi cittadini immigrati che desiderano integrarsi meglio nel tessuto sociale, ha preso origine a seguito di una indagine promossa dal Consiglio Territoriale Immigrati della Prefettura e realizzata dall’Università “G. D’Annunzio” di Chieti sul rapporto di relazione tra Istituzioni e cittadini stranieri che a Chieti, alla data del 31 dicembre 2011, erano censiti in 2.675 presenze sul territorio comunale.Obiettivi specifici del progetto sono, pertanto, il coinvolgimento dei soggetti istituzionali al fine di orientare e governare in modo più produttivo e competente il percorso di inserimento e di integrazione nella comunità locale degli stranieri; promuovere negli immigrati forme di partecipazione; valorizzare il ruolo dei servizi pubblici in tema di immigrazione; sviluppare attività e campagne informative; favorire l’inserimento lavorativo degli stranieri e facilitare l’emersione del sommerso; valorizzare le competenze degli stranieri attraverso il trasferimento di informazioni su mormativa, contrattualistica ecc.
Il progetto si prefigge di raggiungere i seguenti risultati:
miglioramento delle capacità di interpretazione dei bisogni dell’immigrato;
miglioramento dei servizi di accoglienza e di inserimento dei cittadini stranieri;
aumento della consapevolezza dei propri diritti e doveri in un’ottica di reciprocità interculturale:
crescita personale dei soggetti coinvolti nel progetto e opportunità per trovare nuovi stimoli nella quotidianità lavorativa.
Verranno realizzati incontri informativi e formativi in aule messe a disposizione dall’Università e una campagna di comunicazione, nonché un sito internet dedicato al progetto con aree tematiche di interazione.Verrà, altresì, realizzata una guida di supporto alla normativa nazionale scaricabile nelle lingue maggiormente diffuse e distribuiti giornali etnici alle comunità di riferimento. Alla prima fase di formazione, di cui mi preme sottolineare la gratuità, parteciperanno 50 persone provenienti da otto realtà istituzionali.»
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