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Progetto di cooperazione in Senegal per una fabbrica del ghiaccio

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I promotori: “Una sfida per contribuire allo sviluppo della parte più povera del Paese”

PESCARA – Primo report per il progetto “Ghiaccio in Senegal” che ha previsto la nascita di una fabbrica del ghiaccio nello stato africano, grazie alla collaborazione fra gli altri di Iscos (Cooperazione Sindacale allo Sviluppo in tutto il Mondo per il Lavoro Dignitoso) e il Comune di Pescara. Alla conferenza hanno preso parte l’assessore alla Cooperazione Internazionale Laura Di Pietro ed il dottor Paolo Iozzi dell’Iscos Abruzzo Molise, che ne è stato promotore.

“Il progetto è nato nel 2011 con l’Iscos Lazio, abbiamo pensato a una fabbrica del ghiaccio perché era un elemento fondamentale in Senegal per la pesca e la relativa commercializzazione del pescato – dice Paolo Iozzi dell’Iscos Abruzzo e Molise – Obiettivo specifico del progetto era la realizzazione di una nuova fabbrica per la produzione di ghiaccio utilizzato per la pesca, la conservazione, la trasformazione e la commercializzazione del pesce, gestita da una cooperativa di donne e uomini. La chiusura di una fabbrica nella regione a sud del Senegal che è anche la più povera del Paese, ha creato un’enorme disoccupazione nella zona, mettendo in difficoltà molti pescatori che, a causa della mancanza di ghiaccio fornito anche dalla ex Soséchal, hanno visto venire meno la possibilità d’uscita nell’oceano non potendo più conservare a lungo il pesce durante la permanenza in mare. Le fasi salienti del progetto riguardavano la costruzione della fabbrica con un laboratorio, un ufficio, i servizi, un muro di cinta, impianti elettrici ed idraulici; la fornitura, l’installazione delle attrezzature e macchine per la produzione del ghiaccio e la formazione ai lavoratori e ai soci della cooperativa su gestione e amministrazione di un’impresa. Un’azione sollecitata sia dalle Autorità locali che dal sindacato per la valenza occupazionale e l’emancipazione dalla povertà insita in iniziative simili, anche per ridurre il fenomeno di emigrazione clandestina”.

“Si tratta di un progetto sicuramente di alto valore, che il Comune di Pescara ha contribuito a realizzare seppur con una piccola cifra, 8000 euro – dice l’assessore alla Cooperazione Laura Di Pietro – Proprio questo però dimostra che a volte basta davvero poco per poter essere un tassello importante per la realizzazione di un grande mosaico. E’ sotto gli occhi di tutti l’emergenza immigrazione e il dramma delle stragi del mare e credo quindi che progetti come Ghiaccio in Senegal, nato per agevolare lo sviluppo in loco, siano necessari per contribuire, sepopure in minima parte alla ripresa economica e occupazionale di paesi in difficoltà. Ad oggi, a causa della situazione economica delicata dell’Ente, tali modalità di intervento ci sono purtroppo pressoché precluse, ma puntiamo sul futuro e speriamo che già a partire dal prossimo anno la cooperazione internazionale torni a ricoprire nella nostra agenda amministrativa un ruolo di tutto rispetto”.

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