TERAMO – Gli imprenditori del teramano hanno apprezzatol’iniziativa promossa con il primo bando del Progetto Integrato Territoriale – Ambito Teramo, che punta al sostegno di programmi d’investimento mirati all’innovazione tecnologica, di processo e di riorganizzazione dei servizi, Asse I, Attività 2.1. Infatti sono ben 185 le domande presentate da piccole e medie imprese della zona montana e pedemontana, che hanno colto come un’occasione preziosa gli aiuti messi in campo dalla Provincia di Teramo con il Pit per il cofinanziamento di progetti d’innovazione tecnologica.
La crisi rende difficile la stessa sopravvivenza delle imprese, soprattutto in aree meno competitive, come appunto quelle che rientrano nel raggio d’azione del Pit. L’opportunità del sostegno finanziario nella congiuntura di segno negativo, rappresenta quindi una spinta di vitale importanza, una risposta concreta al problema, e, per questo, gli imprenditori locali hanno a loro volta risposto numerosi con la presentazione delle istanze di cofinanziamento. La loro adesione è ancora più positiva se si considera che per il Pit sono disponibili 2.858.710,97 euro, cioè una somma non elevatissima.
I fondi possono essere utilizzati, come detto, da piccole e medie imprese (anche in forma cooperativa), alle quali sono destinati 2.286.968,78 euro, e dalle società consortili (571.742,19 euro), che si trovano nel territorio di 28 comuni teramani montani e parzialmente montani indicati dalla zonizzazione europea. I finanziamenti a fondo perduto, che rappresentano il 50% dell’investimento totale del singolo progetto, sono elargiti per una somma massima di 50.000 euro.
Ecco, in sintesi, gli interventi che vengono finanziati.
Progetti d’innovazione che consistono nell’ammodernamento degli impianti esistenti, oppure per il miglioramento della qualità e l’incremento della quantità di prodotti e servizi; l’ottimizzazione dei processi e del sistema organizzativo, lo sviluppo del marketing per una promozione e valorizzazione globale di risorse industriali, artigianali e del territorio.
Ha affermato soddisfatto l’assessore alle Attività produttive, Ezio Vannucci:
la risposta degli imprenditori è stata davvero notevole e partecipata, un buon risultato , perché gli operatori sono venuti numerosi agli incontri informativi che abbiamo organizzato nei comuni interessati dal Pit, e sono stati poi in tanti a presentare le domande, nonostante la somma dei finanziamenti non sia molto alta. Voglio evidenziare che il numero di domande pervenute, è ancora più significativo se si considera che nelle aree montane il rapporto fra numero d’imprese e territorio è molto più basso rispetto a quello della zona costiera. Infine, mi preme sottolineare che per tale iniziativa, l’istruttoria è avvenuta in modo differente, cioè è stata svolta completamente dal personale della Provincia, che è stato a disposizione degli interessati per fornire informazioni con un rapporto diretto fra l’ente ed i cittadini, puntando così ad istaurare un nuovo corso della Provincia sempre più vicina alla gente.
Questi i Comuni montani e parzialmente montani indicati dal Pit: Arsita, Basciano, Bisenti, Castel Castagna, Castellato, Castelli, Castiglione Messer Raimondo, Castilenti, Cellino Attanasio, Cermignano, Colledara, Cortino, Crognaleto, Fano Adriano, Isola del Gran Sasso d’Italia, Montefino, Montorio al Vomano, Penna Sant’Andrea, Pietra Camela, Rocca Santa Maria, Torricella Sicura, Tossicia, Valle Castellana (centri totalmente montani); Atri, Campli, Canzano, Civitella del Tronto, Notaresco (parzialmente montani).
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