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Progetto “Ocean care. There is sea and sea…” a Torano Nuovo

da Redazione

torano figest

La Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionale ha presentato le proprie discipline sportive al bocciodromo comunale in occasione del progetto Erasmus+ “Ocean care”

TORANO NUOVO – L’Istituto comprensivo statale Nereto – Sant’Omero – Torano Nuovo di Nereto, in provincia di Teramo, nell’ambito del Programma europeo per l’istruzione Erasmus+, ha ospitato il progetto “Ocean care. There is sea and sea…”, dando accoglienza a una delegazione composta da alunni e studenti provenienti da alcuni Paesi partners dell’Italia e, in particolare: Portogallo, Turchia, Bulgaria ed Estonia.

L’obiettivo del progetto in questione è quello di sensibilizzare più persone possibili, in particolare le giovani generazioni, verso la salvaguardia dell’ambiente, con specifico riferimento al mare.

Agli studenti sono state proposte diverse attività come la raccolta della plastica, il riciclaggio degli oggetti, con la loro successiva trasformazione in opere artistiche, ma anche visite a spiagge e musei.

Tra le mille iniziative un ruolo rilevante hanno avuto le attività motorie che hanno coinvolto la Figest, la Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali, realtà riconosciuta anche dal Coni.

Gli alunni del Comprensivo di Nereto si sono misurati in mini tornei di freccette, ruzzola, tiro alla fune, boccia su strada, tiro alla balestra, tiro con la fionda ed altri sport in una mattinata che ha fornito una grande occasione per stare insieme e socializzare.

Sono stati impegnati nella speciale lezione i docenti Paola Gatti, Anna Maria Piersanti, Francesca Marziale e Michela Furia. Indispensabile la collaborazione fornita dal presidente del bocciodromo comunale, Tito Pulcini, che ha messo a disposizione l’impianto.

Grandissima anche la collaborazione offerta dalla dirigente scolastica, la professoressa Laura D’Ambrosio, da tutti i docenti e, in particolare, dalla professoressa Francesca Marziale, figura propulsore del progetto insieme ai colleghi del dipartimento di inglese.

“Credo che questo sia davvero un modo straordinario per lavorare nella scuola, un metodo che valorizzi la conoscenza delle culture. Sono certa che questa esperienza abbia reso i nostri studenti cittadini europei consapevoli, tolleranti e responsabili, più di qualsiasi discorso o lezione scolastica” – ha sottolineato la Dirigente scolastica, Laura D’Ambrosio.

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