Fino a ottobre il progetto offrirà l’opportunità a 14 artisti internazionali di trovare nei borghi abruzzesi nuova ispirazione
FOSSA – È partito da Fossa (AQ) il primo degli incontri pubblici con gli artisti del progetto “Riabitare con l’arte” residenze artistiche internazionali nell’Area Omogenea 8 del Cratere sismico 2009.
Il progetto è realizzato da Carsa in collaborazione con l’USRC (Ufficio Speciale di Ricostruzione dei Comuni del Cratere) con partner i comuni: Barisciano, Fontecchio, Fossa e Ocre.
Nel progetto sono coinvolti 11 comuni: Acciano, Barisciano, Fagnano Alto, Fontecchio, Fossa, Ocre, Poggio Picenze, San Demetrio ne’ Vestini, Sant’Eusanio Forconese, Tione degli Abruzzi e Villa Sant’Angelo.
Fino a ottobre il progetto offrirà l’opportunità a 14 artisti internazionali multidisciplinari, provenienti da Costa Rica, Argentina, Stati Uniti, Perù, Spagna, Inghilterra, Germania, Egitto e Iran, di trovare nei borghi abruzzesi nuova ispirazione.
Gli artisti coinvolgeranno attivamente il territorio attraverso progetti di animazione artistica, con l’obiettivo di renderlo parte attiva e positiva nell’accogliere una comunità internazionale, al fine di instaurare una nuova strategia di sviluppo turistico che sia capace di coniugare la visibilità globale, che i network degli artisti porteranno con loro, con i valori intrinsechi di luoghi senza tempo radicati nell’arte e nella storia.
A Fontecchio, davanti alla storica fontana pubblica del XIV secolo a pianta poligonale con i mascheroni, è stato delineato il percorso del progetto.
“Questo è un progetto pilota da estendere e finanziare adeguatamente con fondi governativi e privati. Sentitevi pionieri. Unire arte alla ricostruzione edilizia è un percorso importante, ma purtroppo ancora poco battuto”, ha detto Raffaello Fico, direttore Ufficio speciale ricostruzione comuni del cratere 2009 (Usrc)
“Il progetto è nato nel 2019, poi interrotto con il covid. E una affascinante novità anche nel confronto e interazione tra 11 comuni e un capofila privato. Il nostro obiettivo è essere aperti e ospitali, contaminarci con linguaggi diversi e trasversali. Ci siamo adagiati nella comunità terremotata, ora abbiamo bisogno di sguardi esterni“, ha detto il sindaco Fontecchio, Sabrina Ciancione.
“Sono qui a Fontecchio nel settembre 2019. Portare tutti questi artisti qui mi sembrava un sogno ed ora si è avverato. C’è un grande scambio di conoscenza tra comunità locale e ospiti arrivati da tutto il mondo”, dice l’artista Allison DeLauer, direttrice artistica del Progetto.
“Fontecchio è un luogo mistico di straordinario fascino. Mi chiedo cosa significa vivere in un piccolo borgo. Importante comprendere i legami con lo spazio. Soltanto guardando la fontana del 300 la storia secolare che ha da raccontare. Gli Stati Uniti stanno vivendo una profonda crisi, in particolare ambientale, e della progressiva scarsità dell’acqua. Questa fontana da cui l’acqua sgorga abbondante racconta anche qualcosa del presente. L’opera che realizzerò qui avrà dunque a che fare con l’acqua, l’universo e i destini del pianeta”, ha detto Jonathon Scott Keats, artista di San Francisco (USA)
“Sto lavorando ad una fiction sulla scienza e uno sull’ambiente. Ho lavorato sui suoni e il respiro di questi vicoli. Qui nel cratere non ho mai visto tante gru nella mia vita. E una sera passeggiando ho visto la luna che sembrava appesa su una di queste gru, sopra i tetti di Fontecchio. Il mio intervento di ispirerà a questa visione, abbiamo bisogno di una luna più vicina”, ha detto Sebastian Alvarez, (Perù) regista e docente, che ha vissuto per molti anni a San Francisco. Si è trasferito a Fontecchio da alcuni mesi.
“Felice di essere in un luogo magico, stiamo resettando mappa che riguarda il viaggio di un rinoceronte e riporteremo a casa un bagaglio di splendide esperienze. Saranno le donne dei paesi a tessere la mappa su un lenzuolo”. Così Michelle Wilson, artista di Oakland, California (USA).
“Sono già arrivati sei dei 14 artisti previsti. L’occasione di oggi a Fontecchio è servita per presentare gli artisti alla comunità che li ospita, attraverso i loro lavori. L’idea progettuale è di fare entrare gli artisti in comunicazione con le comunità locali, ma anche fra di loro. Non ultimo c’è l’obiettivo di creare connessione tra i territori in costruzione e i territori esteri di provenienza degli artisti, anche per reiterare questo progetto nel tempo”, ha detto Silvia Di Gregorio, direttrice creativa del progetto.
La pittrice Martina Riescher di Berlino (Germania), lavorerà con la comunità per creare “Hello World, Abruzzo Calling”, video sulle esperienze dei residenti con la terra, che saranno proiettati dai balconi del paese in contemporanea con un’analoga installazione a Smirne (in Turchia). Il tutto sarà documentato sulla piattaforma internazionale “Balconnection”. Creerà inoltre una “mappatura di luoghi e cose straordinarie” nella provincia dell’Aquila e realizzerà un video d’artista che costituirà documentazione da distribuire anche nei Festival del Cinema Europeo.