Parte dal Comune di Montorio al Vomano e dalle sue frazioni un progetto di “riconnessione sociale” ribattezzato #emersione_emergenza che punta a ricucire la frattura e l’isolamento causati alla collettività da queste settimane di emergenza sanitaria in cui sono venuti meno, non solo i normali interscambi tra le persone, la routine quotidiana fatta di lavoro, relazioni ed attività, ma soprattutto gli affetti più veri e profondi alla base nella vita di tutti i giorni.
“Di punto in bianco ci siamo trovati tutti isolati, chiusi ognuno nelle proprie abitazioni, privi del normale contatto umano, una situazione nuova per tutti noi, che ci ha visto perdere i normali punti di riferimento e che ci ha messo a dura prova” dichiara Diomira Nibid, Assessore con delega alle frazioni e all’informatizzazione del Comune di Montorio al Vomano. “Per questo abbiamo iniziato a pensare ad un modo per far sentire i cittadini meno isolati, ricostruire quel senso di comunità, di vita associativa, un qualcosa che potesse creare nuovi punti di contatto, far sentire i montoriesi meno soli in questo momento di emergenza sanitaria e sociale”.
“Da questo momento “buio” è nato il nome del progetto, rappresentato dal titolo emersione_emergenza e dal sottotitolo #insiemecelafaremo che sono un inno a “venire fuori” da questo momento di difficoltà” sottolinea Mariarosa Dei Svaldi, operatrice culturale e artista montoriese che ha sviluppato il progetto partendo da una idea. “Guardando la mappa del nostro territorio mi sono accorta come questo avesse dei contorni quasi femminili e così, girando la stessa, ho notato questa somiglianza e ho iniziato a pensare a Montorio, intesa come territorio, come una sorte di millenario archetipo, una divinità, un profilo dignitoso e altero, quasi la mamma di tutti noi, che ci invitava a non mollare, a farci forza contando sulla nostra resilienza, da cui è nato lo slogan “questa è la mia terra, questa è la mia resilienza” che campeggia sul logo che abbiamo pensato”.
Come rilanciare quindi, con forza, questa idea? Attraverso un simbolo che unisse tutti, che facesse sentire ognuno parte della comunità. “Si è deciso quindi di creare un brand ed un logo caratterizzante di questo progetto e di posizionarlo su di un indumento di uso comune, una t-shirt, uno strumento di comunicazione che si può indossare, un segno distintivo che simboleggiasse la nostra appartenenza dicendo al mondo: io sono, io vivo qui, questo è il mio luogo, questo è quello che voglio testimoniare” sottolineano Diomira Nibid e Mariarosa Dei Svaldi nel presentare il progetto. “Ognuno poi, all’interno della mappa del comune di Montorio al Vomano, può posizionare la sua stella, indicando dove vive, dove sono le sue radici, la sua storia, la sua famiglia, scrivere il proprio nome e far sapere a tutti che c’è, sta combattendo la sua battaglia e che fa ancora parte della comunità”.
Da questa idea è nata una campagna social che ha visto il coinvolgimento di associazioni, pro loco e privati che hanno immediatamente sposato il progetto con grande entusiasmo. “L’ulteriore step, in attesa della definitiva ripartenza, è stato quello di creare una “piazza virtuale”, un non luogo dove potersi incontrare, dare la propria testimonianza di questo periodo un po’ strano, inviare le proprie foto, magari indossando la propria t-shirt, così è nato il portale web https://www.emersioneemergenzamontorio.it/” prosegue la nota.
“Questo, nella nostra idea progettuale, dovrà diventare un punto di incontro, di confronto, di condivisione tra tutti i cittadini che durerà anche dopo la fine di questa emergenza, un punto nel quale informarsi, trovare notizie utili, scambiarsele, un luogo in cui postare i propri pensieri, le proprie foto con la nostra t-shirt, quelle del territorio, dei suoi scorci, dei suoi monumenti, delle sue persone, una “piazza virtuale” appunto nella quale tutti si possono sentire più vicini, più connessi, più comunità locale, un luogo che, anche dopo che l’emergenza è stata superata, consente di creare un forte senso di comunità territoriale”.
Da qui l’invito, per tutti i cittadini, a visitare il sito e, attraverso l’apposita sezione inviare la propria testimonianza, la propria storia, la propria foto, o anche solo un proprio pensiero, far sentire la propria voce e mantenere così vivo il contatto tra capoluogo e frazioni, tutti uniti da una comune appartenenza, anche chi, per studio e lavoro, è lontano dalla natia terra.
“Si tratta di un progetto unico nel suo genere, realizzato in tempi brevi e con l’obiettivo di riconnettere la nostra comunità, ferita purtroppo dall’ennesima emergenza, ma che ha voglia di stare unita, di far sentire la propria voce e di ripartire. Invitiamo quindi tutti a prendere parte a questo progetto, a fornire il proprio contributo perché “L’Italia chiama, Montorio al Vomano risponde” non è solo uno slogan, ma deve essere il grido di un intero territorio” sottolinea il Sindaco di Montorio al Vomano, Mario Ennio Facciolini.
“Ci teniamo a ringraziare, a nome dell’Amministrazione e della collettività montoriese, l’artista Mariarosa Dei Svaldi per aver realizzato e curato questo splendido progetto e averlo donato, come gesto d’amore in questo difficile momento di difficoltà, alla sua comunità come segnale di fratellanza, di speranza, ma soprattutto di unione e di ripartenza” concludono Diomira Nibid e Mario Ennio Facciolini.
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