PESCARA – Si è concluso a Pescara il workshop internazionale promosso con le città-partner del progetto User-Urbact II.In tale sede è stato illustrato alle delegazioni di Dresda e di Copenhagen come modello operativo il Progetto di Rigenerazione Urbana Fontanelle-San Giovanni Teatino.Entro fine dicembre Pescara porterà in Consiglio comunale la relativa delibera per la sua adozione, quindi il documento verrà pubblicato per il recepimento delle osservazioni e infine, prima dello scioglimento dell’attuale consiliatura, si procederà con l’approvazione della delibera stessa in Consiglio, in modo che la prossima amministrazione dovrà solo dare esecuzione a un programma di interventi ambizioso. Il progetto è un primo esempio di cittadinanza partecipata e di ‘Città condivisa’ visto che gli interventi da eseguire sono stati decisi con gli stessi cittadini e stakeholder, ossia con i ‘portatori di interesse’, dando priorità alla riorganizzazione degli spazi pubblici, prima che alle edificazioni delle aree private.
L’assessore alla Gestione del Territorio Marcello Antonelli ,nel corso della conferenza stampa convocata con il sindaco di San Giovanni Teatino Luciano Marinucci , ha sottolineato l’importanza e la validità del progetto che prevede tra l’altro :parchi tematici attrezzati con strutture sportive, impianti per l’affitto delle bici, con relative piste ciclabili, ma anche orti botanici e, infine, lo sviluppo del corridoio verde.
“I Comuni di Pescara e di San Giovanni Teatino che, congiuntamente, stanno portando avanti il Piano di rigenerazione urbana Fontanelle-San Giovanni Teatino – ha spiegato l’assessore Antonelli –, hanno inaugurato un modus operandi-pilota istituendo un rapporto diverso tra cittadini e pianificazione-riqualificazione dei nostri spazi pubblici garantendo la partecipazione del territorio. Ossia, per il Piano Fontanelle-Sambuceto abbiamo coinvolto sin dall’inizio gli stessi cittadini che, attraverso decine di incontri, hanno avuto l’opportunità di scegliere cosa realizzare negli spazi pubblici ricompresi nel programma di intervento. L’area su cui si estende la proposta è pari a 100 ettari di superficie, ossia un’area grande quanto l’Expò di Milano – ha proseguito l’assessore Antonelli -, per la quale abbiamo redatto un percorso di trasformazione corposo, che coinvolge il bacino Chieti-Pescara, con la presenza dell’aeroporto e di molti centri commerciali. In ambedue i comuni, le superfici individuate vivono delle disfunzioni evidenti, sono aree di margine, periferiche, con fenomeni di microcriminalità, aree in cui si è determinata nel tempo una carenza di qualità urbana. Per tali motivazioni si è deciso di unire gli sforzi con un’unica èquipe di progetto, puntando sullo sviluppo delle infrastrutture, non solo quelle hard, ma soprattutto quelle soft, come la piastra ciclopedonale di connessione tra Chieti e Pescara, e soprattutto quegli spazi pubblici che sono la spina dorsale del progetto. Il progetto mira alla riconversione dell’area industriale, alla valorizzazione dell’aeroporto, che è centrale, e a dare spazio al verde. A tal fine abbiamo previsto tre aree verdi tematizzate: la prima a Sambuceto e ne caratterizzerà l’area centrale, in grande trasformazione dopo la demolizione della vecchia chiesa; il secondo parco è stato ideato nell’area centrale a confine tra Fontanelle e il Villaggio artigianale, e avrà carattere naturalistico e attrezzature mobili per eventi; il terzo parco consiste in una Cittadella sportiva e del tempo libero tra il viadotto della circonvallazione e il quartiere degli alloggi sociali di via Aldo Moro. Il secondo tema affrontato è quello della ‘Via Verde’, ossia il corridoio verde, la spina dorsale di un sistema ambientale costituito da tre grandi parchi e dalla rete dei percorsi ciclopedonali; infine gli ‘Orti Urbani’, spazi naturali conservati nella città e punto di incontro per la comunità. Sulla futura progettazione dei tre parchi urbani a tema abbiamo deciso di dare voce ai cittadini che ci hanno fatto pervenire i possibili elaborati, costituendo anche dei gruppi di lavoro, degli elaborati che ci raccontano la loro interpretazione degli spazi pubblici suggerendo di prevedere, ad esempio, la realizzazione di microimpianti sportivi polifunzionali, campi per le bocce, per il bowling o minigolf, oltre a una rete Wi-Fi per internet gratis; o un giardino botanico, attrezzature per l’affitto delle bici, comprese quelle elettriche e impianto di ricarica, e poi ancora una pista da motocross, la parete da free climbing e skate park, e poi gli orti botanici e, infine, anche un’area per la sosta di camper e caravan. Sulle aree edificabili, gli stessi cittadini hanno deciso gli standard, ossia la realizzazione di edifici abbastanza alti in modo da recuperare più spazi a terra a disposizione per infrastrutture, verde e mobilità. Oggi stiamo arrivando alle battute conclusive, ossia – ha proseguito l’assessore Antonelli – entro fine anno porteremo il Piano Particolareggiato in adozione al Consiglio comunale; il documento verrà poi pubblicato per le relative osservazioni per poi tornare in Consiglio prima dello scioglimento della nostra amministrazione per le elezioni amministrative”.
“Il 60 per cento del progetto si svilupperà su San Giovanni Teatino – ha ricordato il sindaco Marinucci – e anche noi siamo a buon punto: lo scorso 18 novembre abbiamo approvato il bilancio, quindi ora possiamo assegnare l’incarico ai tecnici che dovranno recepire gli indirizzi del Consiglio comunale più la variante adottata e quindi ci sarà il Piano di sviluppo urbanistico di San Giovanni Teatino che, per la prima volta, coinvolgerà due province diverse che hanno saputo superare gli steccati e lavorare in cooperazione”.