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Pronto Soccorso di Pescara, la situazione. Berghella: “neccessaria nuova struttura più grande, attrezzata e capace di garantire un trattamento più idoneo ai pazienti”

da Gulizia Leonello

PESCARA – Nella conferenza stampa che si è svolta ieri, per illustrare i risultati del sopralluogo di ieri della Commissione presso il Pronto Soccorso del nosocomio ‘Santo Spirito’ di Pescara, il Presidente della Commissione Sanità Vincenzo Berghella ha evidenziato la necessità per la città di avere un nuovo Pronto Soccorso che possa risultare più grande, più attrezzato e soprattutto capace di garantire un trattamento più idoneo dei pazienti. Secondo Berghella:

il progetto già esiste e prevede il trasferimento della struttura nell’area oggi destinata all’ingresso pazienti, al centro del blocco ospedaliero, un progetto che dunque la Commissione consiliare Sanità riprenderà e valuterà in collaborazione con la Direzione generale della Asl di Pescara. Un Piano di intervento che ci permetterà finalmente di superare quei problemi ereditati dalle passate gestioni della sanità pescarese e che ancora oggi affliggono la struttura locale, come le sale d’attesa troppo strette, uno spazio esterno di manovra insufficiente per le autoambulanze e la carenza di ‘punti di osservazione brevi’, in grado di monitorare le patologie degli assistiti e di evitare così i ricoveri impropri. Urgenze emerse anche ieri nel corso nel sopralluogo effettuato dalla Commissione consiliare Sanità.

Una situazione che diventa prioritaria visto il bacino di utenza ci circa 200mila persone e destinata ad aumentare nella stagione estiva per l’arrrivo di bagnanti e turisti. Inoltre ha evidenziato come:

sale d’attesa ancora insufficienti per contenere i pazienti, difficoltà di manovra per le ambulanze a causa della mancanza di uno spazio esterno adeguato, e soprattutto, la carenza di ‘punti di osservazioni brevi’, ossia di posti letto attrezzati per monitorare i casi non urgenti ma che potrebbero comportare lo sviluppo di una patologia entro le quarantotto ore successive. Si tratta di un filtro indispensabile per evitare i ricoveri impropri, già sperimentato nel Nord Italia e indispensabile anche per il nostro Pronto Soccorso. In tale modo si risolverebbe il problema dell’intasamento della struttura del Santo Spirito, con un notevole risparmio economico, riducendo di netto il numero dei ricoveri, e soprattutto di tempo per gli utenti in attesa. Si tratta di provvedimenti di enorme rilevanza sui quali, a breve, l’amministrazione comunale intende collaborare con il manager D’Amario per dare risposte chiare e concrete agli utenti.

Per Berghella ci sarebbe la soluzione al problema:

bisognerebbe riprendere un progetto varato dieci anni fa, già appaltato, e poi finito nel dimenticatoio poiché scaduti i termini. Il piano prevedeva il trasferimento del Pronto Soccorso nei locali situati nella parte centrale dell’ospedale, un’area sicuramente più agevole e idonea ad ospitare il servizio. Nei prossimi giorni la Commissione consiliare Sanità si attiverà per valutare tale ipotesi e cercare, insieme agli Organi competenti, il sistema più efficace per garantire un primo soccorso adeguato a tutti i cittadini.

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