Sospiri: “La ‘furia iconoclasta’ del sindaco Alessandrini non conosce tregua”
Afferma Sospiri:
“La ‘furia iconoclasta’ del sindaco Alessandrini non conosce tregua: nel tentativo disperato di cancellare ogni traccia del buon governo della città che lo ha preceduto, ha ora disposto l’abolizione immediata del logo ‘Pescara Città dannunziana’ da tutti i taxi di Pescara. E per farlo lo scorso 19 marzo ha approvato una delibera formale e apposita, la numero 159, in modo da garantire la perentorietà del dispositivo. Ora, comprendiamo il suo imbarazzo e l’insostenibilità del confronto tra un’amministrazione del fare e il suo governo dell’immobilismo totale, ma dal sindaco di una città come Pescara ci aspettiamo altro, magari l’impegno nel proseguire quei cantieri che ha ereditato, fermato e abbandonato, come il Piano antiallagamenti, il recupero di Colle del Telegrafo, il completamento degli ultimi 50 metri di via Mazzarino, o della riqualificazione di Borgo Marino sud, o la preparazione di quegli atti di sua competenza necessari per il Piano regolatore portuale. E invece la sua principale preoccupazione è quella di cancellare il ricordo e i simboli della giunta Albore Mascia. Ma, peccato per lui, la storia non si cancella”.
“Se fosse vissuto ai tempi della Santa Inquisizione il sindaco Alessandrini avrebbe bruciato libri, oggi si accontenta di cancellare loghi – ha sottolineato il capogruppo Sospiri –. Lo scorso 21 luglio, a pochi giorni dall’insediamento nella carica di sindaco, ha scritto la sua prima lettera indirizzata agli uffici comunali, ordinando di eliminare il logo dannunziano da ogni carta ufficiale, lettere, buste, cartelline e delibere. Un comportamento quanto meno inelegante e poco rispettoso del sindaco appena uscito che, al contrario, aveva conservato ogni singola mattonella recante il logo identificativo scelto dall’amministrazione precedente. Ora, non soddisfatto, ha ordinato di rimuovere quel logo dannunziano tanto fastidioso per lui anche dai taxi cittadini: su disposizione firmata da Alessandrini e riportata nella delibera 159, i taxi della città sono ora autorizzati a esporre esclusivamente lo stemma della città, e il bello è che i tassisti dovranno rimuovere il logo dannunziano e provvedere alla nuova simbologia a proprie spese. Comprendo che il sindaco Alessandrini non si ritrovi nell’immagine dannunziana, simbolo della velocità, del coraggio di osare, del fare, caratteristiche che non identificano la sua azione amministrativa, ma in tutta franchezza penso che il primo cittadino di Pescara abbia ben altri problemi di cui occuparsi in una città che da dieci mesi è sprofondata nella paralisi totale. Non nascondo però le mie preoccupazioni per questa avversità nei confronti di d’Annunzio e sospetto che a breve anche il busto di d’Annunzio, opera di Venanzo Crocetti, donato alla città e posizionato dalla giunta Albore Mascia e dal consigliere Di Luzio nella sala consiliare del Comune, non sparisca in qualche buio sottoscala”.
L'Opinionista © 2008 - 2024 - Abruzzonews supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Informazione Abruzzo: chi siamo, contatta la Redazione, pubblicità, archivio notizie, privacy e policy cookie
SOCIAL: Facebook - Twitter