Massimo impegno da parte degli operatori della Municipale di Montesilvano che con l’estensione del turno serale nell’ambito del progetto “Antidegrado sicurezza urbana”, hanno incrementato i controlli anti prostituzione, con servizi mirati su tutto il territorio.
Tale numero va a sommarsi alle oltre 24.500 euro di sanzioni elevate nei primi sei mesi dell’anno.
La sanzione per chi infrange il divieto assoluto, su tutto il territorio di Montesilvano, per i conducenti e gli occupanti di mezzi di trasporto che percorrono strade in prossimità di abitazioni, luoghi pubblici o demaniali o aperti al pubblico, di contrattare, concordare prestazioni sessuali o trattenersi, anche solo per chiedere informazioni con soggetti che esercitano attività di meretricio su strada o che per l’atteggiamento, l’abbigliamento, o le modalità comportamentali, ne manifestino l’intenzione, ammonta a 450 euro.
309 invece la sanzione per le prostitute.
«L’attività sanzionatoria – spiega l’assessore alla Polizia Locale Valter Cozzi – mira a scoraggiare questi comportamenti che danneggiano l’immagine della città. Grazie alla collaborazione che da 3 anni abbiamo instaurato con la Comunità Papa Giovanni XXIII, questa azione viene ulteriormente rafforzata dall’attività di sensibilizzazione e affiancamento condotta dai volontari dell’associazione di don Oreste Benzi, che con uscite settimanali danno conforto e sostegno alle donne vittime della tratta, prospettando loro soluzioni alternative per un futuro diverso. Nelle scorse settimane abbiamo potenziato il nostro lavoro in tale direzione, sottoscrivendo il progetto interregionale “Asimmetrie 2 – Abruzzo e Molise – Azione di Sistema Integrato Multiregionale Medio Adriatico contro la Tratta e lo sfruttamento e per l’inclusione socio – lavorativa delle vittime” presentato dalla Fondazione Caritas e dall’Associazione On the Road, che consentirà di lavorare su iniziative mirate al contrasto della prostituzione nell’ambito del fenomeno migratorio, applicandole alla rete SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati). Stiamo affrontando la questione della prostituzione – conclude l’assessore – sotto i molti aspetti che la caratterizzano, tenendo sempre presente la vera e propria schiavitù che purtroppo il più delle volte affligge queste donne vittime di violenze fisiche e psicologiche».
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