Firmato sabato mattina per limitare il fenomeno sociale in quattro zone della città
PESCARA – Nuova ordinanza anti-prostituzione emanata dall’amministrazione pescarese per debellare questo problema sociale:
Fuori le prostitute dalle strade di Pescara: l’amministrazione comunale ha formalmente reiterato l’ordinanza di contrasto a un’emergenza che ormai non è più limitata al solo periodo estivo, visto che nelle ultime settimane abbiamo verificato un incremento del fenomeno. Nel frattempo chiederemo un supplemento di supporto a tutte le Forze dell’Ordine per arginare il fenomeno stesso per il quale ogni giorno, puntualmente, riceviamo le segnalazioni e le denunce di cittadini, residenti, stanchi di assistere a scene indecorose per una città civile.
ha ufficializzato ieri mattina, il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia dopo aver firmato la nuova ordinanza antiprostituzione.
Le zone ‘calde’ in cui continueranno a concentrare l’ azione saranno ancora riviera nord e sud, l’area circostante via Michelangelo e la zona della pineta sud, a partire da via Pantini. Il nuovo provvedimento resterà in vigore almeno sino al prossimo febbraio e nel frattempo gli uffici comunali stanno anche studiando un incremento del potere sanzionatorio, sino al raddoppio delle multe a carico di peripatetiche e clienti.
La nostra è una battaglia che ci vede quotidianamente impegnati, tesa a garantire il decoro del territorio, la tutela dei cittadini e soprattutto il contrasto a un fenomeno che spesso vede giovani donne vittime di veri aguzzini. Ed è soprattutto una battaglia che la nostra amministrazione comunale ha sposato, ma che inevitabilmente deve vedere il coinvolgimento di tutte le Istituzioni e le forze disponibili.
ha continuato affermando il sindaco, ricordando che nell’ estate 2008 è stata emanata la legge 125 che ha attribuito ai sindaci, quali Ufficiali di Governo, alcune funzioni in tema di ordine e sicurezza pubblica, ossia il ‘Pacchetto sicurezza’, che ha dato il via libera all’assunzione di provvedimenti che, in tutto il paese, hanno fatto rumore, suscitato scalpore, scatenando dibattiti e talvolta polemiche per il sapore anche un po’ eccessivo di quei ‘super-poteri’.
In particolare, come previsto nell’articolo 54 del Testo unico degli Enti locali, all’articolo 4 si prevedeva che ‘il sindaco, quale ufficiale di governo, adotta con atto motivato, provvedimenti, anche contingibili e urgenti nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento, al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza pubblica’. Tradotto: i sindaci, sulla base del Tuel, potevano adottare anche provvedimenti di disciplina del territorio forti, che non fossero necessariamente ‘contingibili e urgenti’, ma dettati da situazioni generiche. A fermare tali eccessi è però intervenuta la sentenza numero 115 del 7 aprile 2011 che ha dichiarato l’illegittimità dell’articolo 54 del Tuel, ed ha introdotto una modifica, ovvero la Corte Costituzionale ha stabilito che i sindaci ‘possono adottare con atto motivato provvedimenti che devono essere necessariamente contingibili e urgenti’, ossia limitati nel tempo e nello spazio. Alla luce di tale disposizione, lo scorso maggio abbiamo confezionato un’ordinanza tesa a scoraggiare il fenomeno della prostituzione sul territorio, fenomeno particolarmente intenso nel periodo estivo. Individuando quattro aree ben specifiche in cui accendere i riflettori.
Trascorsa l’estate, tuttavia, abbiamo verificato la necessità di reiterare la validità dell’ordinanza, altrimenti scaduta lo scorso 31 ottobre, per proseguire la battaglia intrapresa, anche in vista delle prossime festività, quando la città sarà ancora piena di utenti e turisti.
ha proseguito il sindaco Albore Mascia:
Nell’ordinanza abbiamo disposto ancora dalle 22 alle 7, ai conducenti che percorrono tratti di strada in prossimità di abitazioni, spazi e luoghi pubblici o aperti al pubblico, in cui stazionino soggetti dediti all’offerta di prestazioni sessuali a pagamento, il divieto di ‘fermarsi e/o chiedere informazioni allo scopo di contattare soggetti dediti all’attività del meretricio, contrattare prestazioni, salire o lasciar scendere gli stessi soggetti dal veicolo che si conduce.
Inoltre è vietato procedere a passo d’uomo, eseguire brusche frenate o rallentare improvvisamente, effettuare qualsiasi manovra repentina di accostamento o fermata, dovendo invece regolare la conduzione del veicolo e la velocità in considerazione dell’ora notturna al fine di evitare ogni pericolo per la sicurezza delle persone. Quattro le zone della città in cui saranno in vigore tali divieti: ossia l’area compresa tra il lungomare Cristoforo Colombo, lungomare Papa Giovanni XXIII, viale Pepe, strada della Bonifica, viale della Pineta, via Luisa D’Annunzio e viale Primo Vere, a sud; l’area compresa tra via Michelangelo, corso Vittorio Emanuele, via Teramo e via Ferrari; poi l’area compresa tra via Leopoldo Muzii, viale Bovio, piazza Martiri Pennesi, corso Vittorio Emanuele e via Michelangelo; infine l’area compresa tra via Cavour, viale della Riviera, via Nazionale Adriatica nord sino al confine con il comune di Montesilvano.
Nell’ordinanza però non hanno imposto divieti solo a chi viaggia in auto, ma anche a chi esercita l’attività del meretricio. Nello specifico, nelle vie segnalate dalla Questura, è stato imposto ‘il divieto a chiunque di assumere atteggiamenti e modalità comportamentali, ossia indossare abbigliamento, suscettibili di offendere la pubblica decenza nonché tali da manifestare inequivocabilmente l’intendimento di offrire prestazioni sessuali a pagamento.
Ha ancora aggiunto il sindaco Albore Mascia spiegando:
Dunque non vietiamo la prostituzione, cosa impossibile dal nostro ordinamento, ma vietiamo l’utilizzo di abiti o l’assunzione di atteggiamenti che possono offendere la pubblica decenza. Coloro che saranno sorpresi a violare tale ordinanza, dunque sia chi è alla guida di mezzi e non osserva un comportamento idoneo, sia chi indossa abiti inequivocabili che offendono la decenza, verranno puniti con la sanzione sino a 500 euro. L’utilità dell’ordinanza, come hanno sottolineato le Forze dell’Ordine in passato, non è l’applicazione della semplice sanzione, ma, dopo la terza, quarta, quinta sanzione insoluta, la possibilità per le Forze dell’Ordine di procedere con l’espulsione del soggetto extracomunitario sanzionato, o l’emissione del foglio di via obbligatorio per i soggetti comunitari, dunque la nostra ordinanza è un ulteriore strumento a disposizione delle nostre Forze dell’Ordine per fermare il fenomeno. Il documento è già stato inviato al Prefetto che l’ha approvato, e, proprio per il principio dell’urgenza e della contingibilità, l’ordinanza resterà in vigore sino al 29 febbraio 2012.