PESCARA – Il sindaco Albore Mascia, in riferimento a quanto riportato da un quotidiano nell’edizione dello scorso 2 giugno, ha precisato quanto segue:
non ho mai chiesto, né proposto, né ipotizzato di sollecitare l’arresto dei pescatori che mercoledì scorso hanno inscenato a Pescara una protesta generata da un evidente clima di esasperazione per le difficoltà registrate dalla categoria nella propria attività quotidiana. Chiedere l’arresto di cittadini che protestano non rientra tra le mie competenze, anche perché in quel particolare frangente le Istituzioni hanno potuto fare affidamento sull’azione decisa delle Forze dell’Ordine che, con grande capacità di mediazione, attraverso la presenza del questore Passamonti, hanno saputo contenere comunque lo slancio di manifestazione della marineria, dando prova di buon senso e di grande controllo. E’ dunque evidente che le parole attribuitemi dal quotidiano locale ‘Il Messaggero’ nell’edizione dello scorso 2 giugno, parole con le quali avrei sollecitato l’arresto dei miei cittadini, non sono mai state pronunciate dal sottoscritto.
Ha ribadito il sindaco:
ho già avuto modo di chiarire con la marineria quell’affermazione a me attribuita e che invece non ho mai pronunciato . In una situazione di tale esasperazione, come quella verificatasi mercoledì scorso a Pescara, mai avremmo potuto pensare di far arrestare quegli uomini che stavano comunque denunciando un disagio, anche se con toni e modalità che mai dovrebbero far parte del nostro vivere quotidiano e dei quali si sono essi stessi scusati nei confronti del Comandante della Direzione Marittima Verna che ha subito i danni maggiori.
Ho già espresso solidarietà nei confronti del Comandante Verna e un plauso sentito alle Forze di Polizia che mercoledì scorso così come accaduto oggi, hanno saputo sapientemente governare il clima di tensione, aiutando la marineria a ritrovare la giusta calma, e proteggendo la città da ulteriori atti di esapserazione, dimostrando una professionalità di straordinario valore. Ma come sindaco di Pescara mai potrei pensare di chiedere addirittura l’arresto di cittadini che stanno manifestando il proprio dissenso: non fa parte delle mie competenze, ma soprattutto il mio dovere come rappresentante istituzionale è quello di ascoltare le istanze dei miei cittadini, di adoperarmi per dare una risposta a quelle istanze, e non certo di censurare comportamenti o chiedere l’adozione di provvedimenti giudiziari. E’ evidente che la frase attribuitami non corrisponde dunque a realtà.