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Protesta della marineria sull’asse attrezzato

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Il sindaco Albore Mascia ieri   ha incontrato gli operatori del mare veramente e giustamente adirati,che hanno però dato luogo ad una protesta civile

PESCARA – Si è svolta ieri la manifestazione di  protesta della marineria pescarese sul ponte dell’asse attrezzat0. Circa 70 gli operatori marittimi che, dopo un breve corteo partito  dalla banchina sud, e dopo aver attraversato via Andrea Doria,sono saliti sulla rampa dell’asse attrezzato in piazza della Marina per poi fermarsi al centro del ponte, dove sono stati subito raggiunti, poco dopo le 10, dal sindaco Albore Mascia e dal Presidente Becci.

L’amministrazione comunale di Pescara ha ribadito  la propria vicinanza e solidarietà alla marineria che  ha manifestato la propria protesta, esprimendo tutte le proprie preoccupazioni, le paure e i timori legati al ritardato dragaggio del porto canale. Una protesta comunque civile, pur nei toni talvolta accesi a causa dell’esasperazione di categorie produttive che stanno soffrendo disagi e problemi.

Ha detto il sindaco:

una protesta che ho apprezzato nelle modalità con le quali si è svolta e che ci ha visto schierati, con il Presidente della Camera di Commercio Daniele Becci, accanto ai nostri pescatori ai quali ho ancora una volta ribadito che il dragaggio del porto canale di Pescara non si fermerà, ma proseguirà senza soluzione di continuità per portare via, prima della stagione balneare, almeno 50mila metri cubi di sabbia, per poi programmare con il Commissario straordinario Goio nuovi interventi in rapida successione. E la giornata odierna è stata anche l’occasione per ascoltare alcune proposte della stessa marineria, proposte tese a superare al meglio l’attuale fase emergenziale, richieste che a mia volta ho già riproposto in una lettera al Comandante della Direzione Marittima Pietro Verna, prima fra tutte la possibilità di consentire il momentaneo ormeggio dei pescherecci sulla banchina commerciale, dove i fondali hanno ancora una profondità accessibile.
Innanzitutto ho chiarito che purtroppo il dragaggio non dipende direttamente dal Comune che non può produrre atti amministrativi in tal senso, atti che sono di competenza di altri Enti, ma da mesi comunque la problematica, che investe tutta la città di Pescara e la sua economia, è tra le priorità nella nostra agenda di governo . Stiamo facendo ogni azione necessaria per tutelare la nostra marineria, con il Presidente della Camera di Commercio Becci e l’assessore regionale ai Trasporti Morra. Insieme abbiamo chiesto il riconoscimento dello stato di emergenza per il nostro porto e dalla riunione di ieri sono emersi punti chiari a partire dalla prosecuzione, senza soluzione di continuità, dell’attività di dragaggio attualmente in corso, mentre contestualmente si definirà l’attività del Commissario straordinario Goio.

La stessa Regione Abruzzo ha manifestato al Ministero alle Infrastrutture e ai Trasporti e alla Protezione civile la necessità di prevedere per il 2011 il dragaggio di almeno 100mila metri cubi di materiale dal porto canale di Pescara: ai 2mila metri cubi in via di definizione, finanziati con i primi 500mila euro stanziati dalla Regione stessa, si sommerà 1milione 900mila euro già reso disponibile dal Ministero che consentirà di portare via circa 20mila metri cubi di materiale, Provveditorato che sta già espletando una nuova gara a evidenza pubblica. Contestualmente si eseguiranno con procedura d’urgenza nuove analisi che non rappresentano una ‘perdita di tempo’. Se l’esito di quelle analisi dimostrasse infatti che la qualità della sabbia da dragare non è pericolosa, si ridurrebbero i costi di smaltimento, consentendoci di incrementare le quantità di materiale da rimuovere. Quindi continueremo con i 2milioni della Regione Abruzzo, anticipazione dei Fondi Fas, che martedì potrebbero anche essere ulteriormente incrementati. Tale fondo ci consentirà di dragare circa 48mila metri cubi di materiale, arrivando a inizio stagione balneare con maggiore tranquillità. Poi si dovrà riprendere a fine stagione, dunque tra ottobre e novembre 2011. Non solo  nel documento si è stabilita l’esecuzione di nuove analisi sull’intera area portuale, dunque una nuova caratterizzazione, e infine l’avvio di uno studio per garantire una soluzione definitiva alla problematica esistente, uno studio che partirà dal Piano regolatore Portuale che prevedeva l’allungamento del braccio nord del porto per portare al di fuori della diga foranea il molo dei pescherecci. E l’architetto Dell’Acqua oggi è stato chiaro: entro tre anni dovranno partire i lavori per lo sviluppo del porto, e nel frattempo dovranno essere previste le somme necessarie a garantire l’escavazione di almeno 50mila metri cubi di sabbia ogni anno, con una spesa presumibile di 4milioni e mezzo di euro l’anno sino al 2014. Di questa seconda fase si occuperà direttamente il Commissario Goio per il quale verranno ora definiti i ‘poteri straordinari’.

La marineria ha poi presentato alcune istanze da dirottare al Comandante della Direzione Marittima il quale ha inviato sull’asse attrezzato il Tenente di Vascello Stefano Luciani per parlare con i pescatori.In particolare la marineria ha chiesto al Comandante Verna di emanare un’ordinanza per consentire di ormeggiare i pescherecci, in via temporanea, nella fase dell’emergenza, sulla banchina commerciale, anziché all’interno del porto canale, dove i fondali versano in condizioni più difficili.

Ha proseguito il sindaco Albore Mascia:

inoltre hanno chiesto anche la revisione dell’ordinanza emanata circa un mese fa per disciplinare la navigabilità in seno al porto canale proponendo di riesaminare la parte in cui si vieta l’ingresso nel porto canale alle imbarcazioni che hanno un pescaggio superiore a 2,20 metri. Personalmente ho ascoltato tali proposte che ho già dirottato al Comandante Verna in una lettera inviata nel pomeriggio, certo della massima attenzione che il Comandante saprà prestare alla problematica che ci vede impegnati da mesi. I pescatori, che ancora una volta ringrazio per la civiltà dimostrata oggi, hanno poi accettato di smobilitare il presidio, intorno alle 12.30, con l’impegno di un contatto quotidiano per essere costantemente informati circa lo sviluppo della vicenda, proponendo un aggiornamento tra sette giorni esatti.

Pubblicato da
Donatella Di Biase

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