Riceviamo e pubblichiamo la nota del Cittadino Governante
GIULIANOVA (TE) – È iniziato prima del solito, da parte del sindaco, il lavoro di imbonimento dei cittadini a base di depistaggi ed enfatizzazioni in vista della discussione in consiglio del bilancio di previsione 2015. Evidentemente molto preoccupato dalle critiche che, a ragione, gli potranno essere mosse, comincia, senza alcun pudore, ad autoesaltarsi e a presentare come miracoli fatti di nessuna rilevanza.
Ad esempio: viene diffusa la notizia che un asilo nido sarà chiuso a causa dei tagli e dopo qualche giorno si dice che non è vero: “abbiamo compiuto il miracolo di non chiuderlo”. Alcuni mezzi di informazione – che lo fanno sistematicamente – riportano in sequenza le dichiarazioni ed il gioco è fatto: appare che abbiamo grandi amministratori. Gli asili erano due e rimangono due, ma sembra che ne abbiano aperto uno in più! Invece la verità é che in un futuro, nemmeno troppo lontano, c’è il rischio che non ci saranno più. Va detto, infatti, che non è sostenibile raddoppiare il costo del personale – come è accaduto negli ultimi anni in una logica che bisogerebbe capire se razionale o clientelare – senza mettere a repentaglio l’esistenza stessa dei nidi.
Un altro esempio è quello della riduzione della TARI. Si annuncia ad aprile che con il nuovo gestore ci sarà un risparmio di 900.000 euro all’anno nel costo di gestione dei rifiuti. Qualche settimana si fa diffondere la notizia che la TARI non solo non aumenterà ma addirittura verrà ridotta. Intanto, verrebbe da dire che un ulteriore aumento dopo che la tassa sui rifiuti era già cresciuta enormemente negli ultimi tre anni, sarebbe stato proprio inconcepibile. Mediaticamente, però, l’espressione “la TARI non solo non aumenterà ma addirittura verrà ridotta” conferisce però più valore alla riduzione. Poi si scopre che il risparmio sul costo di gestione dei rifiuti sarà di appena 300.000 euro invece degli annunciati 900.000 annuali (675.000, nel 2015, considerando che il nuovo gestore ha iniziato ad operare ad aprile). Conseguentemente, visto che i costi del servizio devono essere interamente finanziati dalla TARI pagata dai cittadini, i risparmi saranno di pochi euro o decine di euro per utente, e nemmeno per tutti, mentre gli aumenti degli anni scorsi sono stati di svariate centinaia di euro per utente. E non basta, perché anche le detrazioni sulla tassa (una boccata di ossigeno, ma solo per alcune categorie di cittadini) saranno diminuite complessivamente di oltre 200.000 mila euro. La verità è che il servizio continua a costare troppo, e da troppo tempo, mentre la buona raccolta differenziata fatta dai cittadini dovrebbe comportare costi sensibilmente minori! Invece si fa raccontare ai mezzi di informazione che “la TARI non solo non aumenterà ma addirittura verrà ridotta”.
Alla propaganda si accompagna un’altra mossa – particolarmente grave sul piano della vita democratica – che l’amministrazione sta compiendo: non mettere a disposizione dei consiglieri la documentazione del bilancio nei tempi previsti. Il consiglio dovrebbe tenersi il 7 agosto e dei 20 giorni canonici previsti per lo studio della complessa documentazione del bilancio ne sono rimasti una decina, peraltro erosi dal tempo che pur andrebbe dedicato alla preparazione di un altro consiglio convocato per il 30 luglio. Si conferma, così, il modo di operare di un’amministrazione che sbandiera la partecipazione “a chiacchere” ma impedisce quella effettiva: chi meno conosce meno può dire e quindi è meglio far conoscere poco.
Infine, per stare ancora più tranquilli, è meglio mettere fuori gioco il consigliere più “pericoloso” per l’amministrazione: il nostro rappresentante in Consiglio comunale che, com’è noto, è medico di medicina generale e svolge il suo servizio nella sanità pubblica. Per quale giorno, allora, convocare il consiglio? Possibilmente nei giorni in cui ha il dr. Arboretti è impegnato nell’attività ambulatoriale. Infatti l’ultimo consiglio si tenuto martedì 7 luglio e il prossimo si terrà giovedì 30 luglio, cioè nei giorni che lui da sempre dedica all’attività ambulatoriale pomeridiana, come il presidente del consiglio e il sindaco sanno molto bene.
Tutto questo lavorio fatto di demagogia, scorrettezza istituzionale e scarso fair play nei confronti degli avversari politici indubbiamente crea una cortina fumogena che non permette ai cittadini di conoscere con chiarezza le decisioni del sindaco, decisioni che vengono prese nel ristretto ambito del suo cerchio magico ma poi incidono negativamente, a volte irreversibilmente, sulla nostra città. Ma i fumi – si sa – sono destinati a diradarsi, peccato che a pagare il prezzo di questa brutta avventura amministrativa saranno la città e i giuliesi.