Il progetto è finalizzato alla tutela dei minori che vivono il disagio determinato dalle separazioni
PESCARA – Nei prossimi giorni sarà attivato dalla Provincia di Pescara un servizio di mediazione familiare che prevede diverse azioni. Sono previsti incontri di sensibilizzazione e informazione nelle scuole primarie aperti a insegnanti e genitori, incontri di aggiornamento e confronto con gli operatori del sociale, l’apertura di uno sportello al pubblico (un giorno a settimana, il lunedì, nei locali dell’Eurosportello, dalle 15 alle 17) e la promozione di attività di informazione e sensibilizzazione, oltre ad una raccolta dati sulle famiglie del pescarese che si rivolgono al servizio.
L’assessore alle Politiche sociali, Valter Cozzi, il vice presidente della Provincia, Fabrizio Rapposelli, assessore alla Famiglia, e la dirigente Nicoletta Bucco ricordando che l’iniziativa sarà realizzata anche attraverso la collaborazione dell’Associazione Infinito, hanno spiegato:
il progetto nasce e si sviluppa con un obiettivo ben preciso che è quello di tutelare minori e adolescenti che vivono in contesti delicati, cioè all’interno di famiglie in crisi in cui si è sviluppata una forma di disagio tra i coniugi. Le separazioni sono in fortissima crescita con ricadute negative sui ragazzi e sui bambini, ed è per questo che abbiamo deciso di attivaci, sensibilizzando i pescaresi sull’utilità del servizio di mediazione. In un momento di ristrettezze economiche anche per la Provincia, l’ente ha deciso di investire sul nucleo vitale della società, la famiglia.
A spiegare cos’è la mediazione è stata Cinzia Teodori, in rappresentanza dell’associazione Infinito,che ha detto:
è un percorso che consente alla coppia in separazione di trovare un momento di dialogo, uno spazio, che permetta di continuare ad essere una coppia genitoriale pur non essendo più coppia sentimentale. Così, con l’intervento di un soggetto esterno, neutro, si offre un supporto specialistico e si tutelano i figli, che vivono le conseguenze negative della separazione.
In base agli ultimi dati in possesso della Provincia i matrimoni sono aumentati, nel 2008, rispetto all’anno precedente (2.262 a fronte di 2.043), e divorzi sono diminuiti (da 438 a 260), ma sono aumentate le separazioni (da 229 a 395). Le famiglie sul territorio provinciale erano, nel 2008, 109.500, di cui il 38 per cento con una o più persone anziane e il 30 per cento con presenza di minori. Nel 53% delle famiglie c’è un solo figlio con meno di 18 anni, nel 39 per cento i minori sono 2, nel 7 per cento 3.