TERAMO – Il 15 giugno la Giunta Regionale ha approvato il Piano delle infrastrutture strategiche da proporre a finanziamento al Governo. Sono dieci le opere che riguardano il territorio provinciale teramano e fra queste c’è anche la strada di collegamento dall’autostrada A/14 al comprensorio montano del Gran Sasso prevista anche dalla Provincia nel DUP (Documento unico di programmazione approvato ieri in Consiglio) che sta redigendo uno studio di fattibilità.
Il Piano della Regione disegna una nuova rete di collegamenti andando ad incidere su situazioni notoriamente critiche in una logica di assi viari strategici che accorciano le distanze fra la provincia teramana e i territori e le regioni limitrofe. Così è per la Pedemontana Abruzzo/Marche, per la nuova strada di collegamento fra autostrada e Prati di Tivo, per la variante alla SS 16 Adriatica nel Comune di Silvi e la variante alla SS 150 a Pineto. A queste opere si aggiungono l’eliminazione di dodici passaggi a livello sulla linea Giulianova-Teramo; la fermata di superficie alla Torre di Cerrano; l’ampliamento del Porto di Giulianova e il completamento del porto turistico di Martinsicuro, la riqualificazione dell’area parcheggio nella stazione sciistica di Prati di Tivo.
“É il momento giusto, per far ripartire l’Italia e far ripartire l’Abruzzo. Servono investimenti infrastrutturali e il lavoro portato avanti in questi mesi dal presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio e dal sottosegretario con delega alle Infrastrutture, Umberto D’Annuntiis guardano davvero con occhio attento alla provincia di Teramo con una progettualità che risponde perfettamente alle esigenze del territorio – dichiara il presidente della Provincia, Diego Di Bonaventura – Dal mare alla montagna, si tratta di opere attese da anni che ridisegnano i collegamenti e risolvono note criticità. Se finanziate aumenterebbero di molto l’attrattività del nostro territorio perché rendono più semplice raggiungerlo. Molto apprezzabili le proposte che riguardano la velocizzazione e la messa in sicurezza dei tratti autostradali abruzzesi dell’A14, dell’A24 e dell’A25 perché ancora non abbiamo dimenticato la crisi generata dal sequestro dei viadotti”.
“Ci sono stati mesi di proficua interlocuzione e voglio ringraziare il sottosegretario con delega alle Infrastrutture, Umberto D’Annuntiis, per il lavoro di istruttoria svolto – è il commento del consigliere provinciale con delega alla viabilità, Lanfranco Cardinale che aggiunge – la notizia è giunta mentre relazionavamo al Consiglio del progetto di collegamento dall’autostrada al Gran Sasso. Abbiamo uno studio di fattibilità e stiamo cercando i finanziamenti per la progettazione. Una strada che risolverebbe i problemi di isolamento della nostra area montana perché riconnette tutte le cittadine montane, su un tracciato ambientalmente sostenibile, abbattendo i tempi di percorrenza nella rete interna e quelli con l’asse laziale”.
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